Cronaca

Falsi tecnici di acqua, luce, gas e rifiuti e persino finti poliziotti: occhio alle truffe più comuni

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Roma truffa a due anziani per circa un milione di euro

La rilevante incidenza delle truffe e delle varie altre condotte fraudolente perpetrate in danno di anziani, considerati la fascia più vulnerabile della popolazione, rappresenta un fenomeno di particolare emergenza sociale, anche in considerazione del fatto che l’età e la solitudine, nonché un reddito spesso medio-basso, rendono tale categoria più esposta ai raggiri.

Basti pensare alle subdole tecniche della “cauzione“, della “perdita di gas“, del “figlio o nipote in stato di fermo per l’assicurazione scaduta“, ai “falsi tecnici di acqua, luce, gas e rifiutiinviati a domicilio a riscuotere una bolletta, ai raggiri operati da falsi appartenenti alle Forze dell’Ordine, nonché alle altre innumerevoli strategie dei truffatori, che giocano sui sentimenti, sugli stati di fragilità e sulla solitudine delle persone anziane.

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In tale ottica, al fine di fornire una risposta operativa ancor più incisiva ed efficace per il contrasto di tale fenomeno, il Comandante Provinciale Carabinieri di Frosinone ha posto particolare attenzione nella tutela degli anziani, intensificando ulteriormente nell’intera Provincia, l’attività informativa sulla prevenzione delle truffe e dei reati in genere in danno delle persone anziane, organizzando, presso i centri anziani e le parrocchie dei vari comuni, una serie di incontri laddove è stata rimarcata l’importanza di un lavoro sinergico tra forze dell’ordine, amministrazioni locali e cittadini, al fine di contribuire ad incrementare la sicurezza percepita sul territorio e migliorare la qualità della vita. In tale prospettiva è fondamentale la collaborazione dei cittadini, le cui segnalazioni risultano preziose per orientare al meglio l’azione di contrasto delle forze dell’ordine.

Sono stati altresì illustrati i casi di truffa più frequenti riscontrati dall’Arma dei Carabinieri su tutto il territorio nazionale, spiegando le modalità di contrasto e le segnalazioni da porre in essere in tali casi. Sono stati portati all’attenzione dei presenti esempi concreti e, alle specifiche domande formulate dai partecipanti, sono stati trattati anche argomenti quali furti in abitazione, scippi e rapine.

Nel corso degli incontri è stato altresì distribuito ai presenti un opuscolo, stilato dal Comando Provinciale Carabinieri di Frosinone con il patrocinio della Camera di Commercio di Frosinone, dal titolo “Difenditi dalle truffe“, contenente tra l’altro anche consigli ed indicazioni di carattere generale sulla prevenzione delle principali forme di truffe nei confronti delle categorie più vulnerabili, sottolineando come poche e semplici accortezze possano davvero fare la differenza.

Tale campagna informativa ha il preciso scopo di fornire a tutti, ed in particolar modo agli anziani, preziosi consigli per evitare di essere raggirati. Si tratta di raccomandazioni di carattere generale derivanti dall’esperienza maturata “sul campo” dall’Arma, per aiutare i più deboli a conoscere meglio i propri diritti ed a prevenire situazioni di pericolo.

La forte presenza dell’Arma all’interno del tessuto sociale, l’estrema disponibilità verso il cittadino e l’incondizionata propensione all’ascolto di qualsiasi problematica rappresentata, unitamente all’impegno profuso per contrastare tale dilagante fenomeno, si è tradotto in un calo degli episodi di truffa in danno di anziani consumati, che sono passati da 43 nel 2018 a 15 nel 2019 (-65%), con 6 persone deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.

Le indagini

Al riguardo, appare opportuno richiamare il brillante risultato operativo conseguito nel mese di dicembre 2019 dai militari del Comando Stazione Carabinieri di Pontecorvo, che a conclusione di specifica attività info-investigativa intrapresa a seguito di una denuncia querela sporta  da una donna 65enne del luogo, hanno deferito in stato di libertà tre persone del posto (una 32enne, una 45enne ed un 71enne, tutti gravati da vicende penali per reati contro la persona, il patrimonio, in materia di stupefacenti e reati connessi al codice della strada), poiché ritenute  responsabili in concorso tra loro del reato di “truffa”.

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Le indagini consentivano di accertare che le tre persone deferite, nell’arco di due anni, erano riuscite a farsi consegnare indebitamente dalla vittima una somma di denaro pari ad € 8.000 (ottomila/00), con la falsa promessa di consegnarla ad un avvocato (ignaro di tutta la vicenda), nei confronti del quale millantavano una consolidata amicizia ed al quale avrebbero dato l’incarico di assistere la donna per una truffa subita nel 2018 ad opera di soggetti rimasti ignoti. Grazie ad alcuni testimoni, nonché dalle ricevute delle varie “tranche di consegna” di somme di denaro, si riusciva a far luce sia sulla somma complessiva ceduta dalla vittima che sulle finte promesse fatte dai tre indagati.

Altra truffa a Fiuggi

Un’altra brillante operazione è stata portata a termine nel mese di gennaio u.s. dal Comando Stazione Carabinieri di Fiuggi, che a conclusione di una complessa ed articolata attività info investigativa intrapresa a seguito di una denuncia presentata nell’ottobre 2019  da un 65enne del luogo per una “truffa” subita, deferiva in stato di libertà 4 persone (un uomo e tre donne), tutte facenti parte del medesimo nucleo familiare e residenti nell’hinterland partenopeo, poiché ritenute responsabili,  in concorso tra loro,  della truffa subita dal denunciante di una somma di Euro   19.000 circa. In particolare, l’articolata attività investigativa intrapresa dagli uomini della benemerita consentiva di appurare che le quattro persone, un uomo 32enne e tre donne di 36, 29 e 28 anni (tutti già gravati da vicende penali per reati contro la persona, il patrimonio e per analoghi reati), riuscivano a simulare un’amicizia telefonica tra l’anziano denunciante e una delle donne, convincendolo man mano che tra i due potesse nascere un sentimento. I contatti poi diventavano sempre più frequenti tanto ad arrivare allo scambio di foto molto intime.

Dopo la ricezione delle foto, la donna dava inizio al progetto criminoso, comunicando al denunciante che la figlia, nel vedere le foto trasmessegli aveva accusato forti malori.  Dopo alcuni giorni, il denunciante veniva contattato dall’uomo 32enne, il quale, spacciandosi come Ispettore di Polizia ed amico della donna, lo convinceva, al fine di evitare “guai giudiziari”, a versare tra il mese di settembre ed il mese di ottobre 2019, la somma totale di euro 19.000,00 circa, mediante diverse ricariche avvenute su diverse carte “postepay“, che nel corso dell’indagine risultavano intestate a tutte e quattro le persone deferite. Le indagini condotte dai Carabinieri di Fiuggi consentivano quindi di raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza nei confronti dei prevenuti, di dimostrare la partecipazione attiva degli stessi nella commissione del reato in argomento, nonché di accertare che già si erano resi responsabili di numerose altre analoghe truffe in tutto il territorio nazionale, inscenando la medesima situazione sentimentale che gli permetteva di ottenere illeciti guadagni.

Falso poliziotto a Ferentino: la truffa

Nelle ultime ore, anche la Stazione Carabinieri di Ferentino ha assicurato alla giustizia un giovane 24enne, di origine marocchina, che nello scorso mese di gennaio, utilizzando la tecnica del “falso poliziotto” aveva avvicinato una 48enne del posto, perquisendogli la borsa ed asportando dall’interno il telefono cellulare e la somma contante di euro 300,00.

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In conclusione, vogliamo rivolgere a tutte quelle persone, soprattutto a quelle più vulnerabili, che si trovino in una situazione di potenziale vittima di raggiro di chiamare immediatamente il 112 laddove un nostro operatore saprà consigliare su cosa fare.

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