Frosinone – Non ce l’ha fatta il ragazzo che aveva tentato il suicidio lo scorso venerdì nella casa circondariale del capoluogo ciociaro.
Il giovane, condannato per un cumulo di reati minori, era stato portato in ospedale ma per lui ogni tentativo di soccorso è risultato vano.
La denuncia
L’episodio è stato denunciato anche da Stefano Anastasìa, Garante delle persone sottoposte a misure restirittive della libertà della Regione Lazio.
“Non ce l’ha fatta il ragazzo che ha tentato il suicidio venerdì scorso nel carcere di Frosinone. Era stato soccorso e portato in ospedale, ma non ce l’ha fatta. Aveva trent’anni, tossicodipendente, condannato in via definitiva per un cumulo di reati minori.
Arrivato da Rebibbia a dicembre, non aveva alcun rapporto con l’esterno. La solitudine uccide, in carcere più che fuori, e il carcere non ce la fa a mettere le pezze a un mondo a rovescio, in cui la giustizia penale è soffocata dalla marginalità che merita altre risposte e altre politiche pubbliche”, è quanto riportato da Anastasìa sulla propria pagina Facebook.
Foto di repertorio