Cronaca

Roma, controlli sui possessori di animali: denunce e multe per maltrattamenti

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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia, insieme al personale dell’ASL Roma 1, hanno svolto un servizio di controllo, nell’area di La Storta – Prima Porta e Cesano, finalizzato alla verifica della regolarità nella detenzione, custodia, governo e trattamento degli animali domestici e da reddito, in particolar modo quelli detenuti da persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.

Ecco cosa emerge dai controlli

Il bilancio è di 2 persone denunciate alla Procura della Repubblica di Roma, di cui una per maltrattamento di animali e una per omessa custodia e mal governo di animali. Sanzionate amministrativamente 7 persone, di cui 6 per mancata iscrizione all’anagrafe canina e applicazione di microchip obbligatorio e una per omessa identificazione e registrazione in banca dati nazionale di equini, per un importo complessivo di euro 8.700 euro; sequestrati 50 animali, di cui 30 galline, 13 ovini, 3 caprini e 4 cani. Complessivamente i Carabinieri hanno identificato 160 persone proprietarie di animali e ispezionato 158 animali.

In particolare è stato denunciato, per maltrattamenti di animali, un uomo, con precedenti, poiché deteneva a catena all’interno di una gabbia di piccole dimensioni, in assenza di condizioni igienico sanitarie, 4 cani, di cui uno di razza chihuahua e 3 meticci; gli animali sono stati sequestrati e affidati in custodia giudiziale al canile comunale “la Muratella”; nella circostanza, l’uomo è stato, altresì, multato amministrativamente, per mancata iscrizione all’anagrafe canina e mancata applicazione di microchip obbligatorio per un importo di euro 1.200 euro.

È stata inoltra denunciata, per omessa custodia e mal governo di animali, una donna, poiché il proprio cane, lasciato incustodito, aveva morso in strada la mano di un uomo, procurandogli una lesione guaribile in 5 giorni.

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Sono stati poi sanzionati amministrativamente un uomo con precedenti, già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, per mancata iscrizione all’anagrafe canina di un cane meticcio, privo di microchip obbligatorio, per un importo di euro 600 euro; un uomo per mancata iscrizione all’anagrafe canina di due cani meticci, privi di microchip obbligatorio, per un importo di 1.200 euro; denunciato, un italiano, già noto alle forze dell’ordine, in atto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, per mancata iscrizione all’anagrafe canina di tre cani meticci, privi di microchip obbligatorio, per un importo di 1.800 euro; un altro uomo, per mancata iscrizione all’anagrafe canina di due cani meticci, privi di microchip obbligatorio, per un importo di euro 1.200; un 47enne italiano, titolare di un allevamento, è stato denunciato dai militari, per omessa identificazione e registrazione in banca dati nazionale di due cavalli, per un importo di euro 600 euro; un uomo, titolare di un allevamento, per mancata iscrizione all’anagrafe canina di un cane meticcio, privo di microchip obbligatorio, per un importo di euro 600 euro, e omessa registrazione in banca dati nazionale dello stabilimento di detenzione animali, per un importo di euro 1500 euro, sequestrandogli 30 galline, 13 ovini e 3 caprini.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.

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