Cronaca

Operazione antidroga a Valmontone: sequestrati contanti e droga, arrestati due pusher

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Valmontone – Prosegue senza sosta l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte della Polizia di Stato.

Operazione antidroga a Valmontone: i dettagli

Nella serata di domenica 27 luglio, gli Agenti del Commissariato di P.S. Distaccato di Colleferro, agli ordini del dirigente dr. Antonio Mazza, hanno arrestato due uomini – di 51 anni e 34 anni – per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, in violazione dell’art. 73 del DPR 309/90 (decreto che disciplina stupefacenti e sostanze psicotrope).

L’operazione ha preso avvio durante un servizio di pattugliamento in via Casilina, nel comune di Valmontone. L’equipaggio dell’Autoradio insospettito dal comportamento di tre noti assuntori di crack, ha attuato un’azione di osservazione e monitoraggio che ha permesso di sorprendere in flagranza i due spacciatori a bordo di una BMW, giunti sul posto verosimilmente per la consegna dello stupefacente.

Grazie alla prontezza e alla professionalità degli agenti, è stata eseguita una perquisizione personale e veicolare che ha portato al sequestro di circa 7,5 grammi di cocaina e 1 1,76 grammi di crack, suddivisi in dosi pronte per lo spaccio, oltre a 1 .020 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.

I due arrestati sono stati condotti presso le camere di sicurezza del Commissariato, dove sono stati trattenuti in attesa dell’udienza di convalida, fissata per il giorno seguente presso il Tribunale di Velletri. Sono stati inoltre sequestrati i telefoni cellulari e l’autovettura in uso agli indagati.

L’operazione, frutto della costante attività di prevenzione e controllo del territorio condotta sotto la direzione del dr. Mazza, conferma l’impegno della Polizia di Stato nel contrasto allo spaccio e nella tutela della sicurezza pubblica.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.