Cronaca

Colleferro, controlli a tappeto: denunciato un 19enne di Segni per guida in stato di ebbrezza; ecco cosa altro è emerso

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I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio, volto al contrasto di ogni forma di illegalità e a garantire un sano divertimento ai frequentatori della movida.

Colleferro, controlli a tappeto: denunciato un 19enne di Segni per guida in stato di ebbrezza; ecco cosa altro è emerso

Nel corso del mirato servizio preventivo disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Roma, i militari hanno denunciato in stato di libertà un 19enne di Segni per guida in stato di ebrezza alcoolica.

Sul campo sono state dispiegate numerose pattuglie che hanno intensificato il dispositivo di prevenzione con controlli lungo le principali vie di comunicazione in occasione delle festività pasquali.

I Carabinieri hanno assicurato un’attività di vigilanza sia nei centri storici che nella zona industriale per evitare la commissione di furti nelle abitazioni lasciate incustodite.

Sono stati ispezionati diversi locali pubblici per evitare la somministrazione di alcolici ai minori e a persone già in evidente stato di alterazione. Nell’ambito di tali controlli, eseguiti in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Roma, sono stati sanzionati, per un importo di 9.000 euro, due esercizi commerciali per carenze strutturali e mancato rispetto del piano HACCP.

Il bilancio dell’attività è di 85 persone controllate a bordo di 56 veicoli, con 12 sanzioni per violazioni delle norme al Codice della Strada, per un importo complessivo di 10.000 euro, nonché 3 veicoli sequestrati poiché privi di copertura assicurativa.

A seguito delle numerose segnalazioni di persone e/o veicoli sospetti pervenuti al numero di emergenza “112”, i Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno svolto diversi interventi impedendo la commissioni di reati predatori.

Foto di repertorio

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.