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20 Marzo, World Happiness Day 2024: la Finlandia è il paese più felice del mondo

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Come riporta il rapporto IPSOS, specialista in ricerche di mercato e sondaggi politici, in occasione  della giornata internazionale della felicità 2024, il tema della felicità e del benessere acquisisce sempre più valore nella nostra società.

20 Marzo, World Happiness Day 2024: la Finlandia è il paese più felice del mondo. Italia fuori dalla Top 30: cosa rende felici gli italiani?

L’esperienza del Covid ha spinto molte persone a rivedere la scala delle proprie priorità e il “diritto alla felicità” oggi è rivendicato anche nella sfera pubblica con molta più enfasi e legittimazione. Ma quanto sono felici gli italiani e le italiane? E quali sono le principali fonti di felicità? Lo scopriamo nell’ultima rilevazione, proveniente dal team di Ipsos Public Affairs, condotta in occasione della giornata internazionale della felicità 2024.

La giornata internazionale della felicità, celebrata in tutto il mondo ogni anno il 20 marzo, è stata istituita dall’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) il 28 giugno 2012 e rappresenta un momento per riflettere sull’importanza della felicità nelle nostre vite. Secondo l’ONU la giornata internazionale della felicità ha lo scopo di riconoscere la rilevanza della felicità e del benessere come obiettivi universali e aspirazioni nella vita delle persone in tutto il mondo, sottolineando l’importanza che questi diventino obiettivo dell’azione politica dei governi e dei decisori pubblici.

L’indagine Ipsos, condotta in occasione della giornata internazionale della felicità 2024, rivela come le persone in Italia siano complessivamente felici, ma anche molto preoccupate. La preoccupazione è l’emozione principalmente provata, seguita da stanchezza e speranza. L’autentica felicità è piuttosto in basso nella classifica, agli ultimi posti con il 4%. Tuttavia, il 57% valuta il proprio livello di felicità come almeno sufficiente e solo il 16% si considera gravemente infelice. Una moderata serenità, quindi, che però non si distribuisce omogeneamente nella società.

Gli uomini sono mediamente più felici, in particolare più speranzosi, ottimisti e sereni, mentre le donne tendono ad essere più preoccupate, stanche e confuse. A livello generazionale, sono più felici i giovani della GenZ (che si dichiarano più determinati e spensierati della media degli italiani) e i Boomers (mediamente più speranzosi), mentre la Generazione X e soprattutto i Millennials sono decisamente meno felici: rabbia e apatia caratterizzano i primi, stanchezza, frustrazione e malinconia i secondi.

Le fonti di felicità per gli italiani sono date principalmente dalla sfera relazione (le relazioni con gli amici, i parenti e le persone che vivono intorno a noi) con oltre due terzi  che si dichiara soddisfatto. La salute (65%), la qualità del tempo libero (62%) e la sfera sentimentale (60%) sono altrettanto importanti. Per quanto riguarda, invece, la situazione economica i valori di soddisfazione diminuiscono: 54% di soddisfatti per le condizioni economiche della propria famiglia, 48% per la situazione nella propria zona e soltanto il 28% per la situazione economica nazionale.

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Nelle aspirazioni degli italiani la triade fondamentale per la felicità è costituita da una buona salute (indicata dal 44%), stare bene con la propria famiglia (38%) e non avere preoccupazioni economiche (35%). Al contrario, una condizione di cattiva salute è considerata la principale minaccia alla felicità decisamente più di una situazione di povertà economica.

Le fonti di felicità per gli italiani sono date principalmente dalla sfera relazione (le relazioni con gli amici, i parenti e le persone che vivono intorno a noi) con oltre due terzi  che si dichiara soddisfatto. La salute (65%), la qualità del tempo libero (62%) e la sfera sentimentale (60%) sono altrettanto importanti. Per quanto riguarda, invece, la situazione economica i valori di soddisfazione diminuiscono: 54% di soddisfatti per le condizioni economiche della propria famiglia, 48% per la situazione nella propria zona e soltanto il 28% per la situazione economica nazionale.

Nelle aspirazioni degli italiani la triade fondamentale per la felicità è costituita da una buona salute (indicata dal 44%), stare bene con la propria famiglia (38%) e non avere preoccupazioni economiche (35%). Per questo indicatore, forniamo dati per l’Italia dal 2013 al 2023. Il valore medio per l’Italia durante quel periodo è stato di 6,17 punti con un minimo di 5,95 punti nel 2015 e un massimo di 6,48 punti nel 2020. L’ultimo valore del 2023 è 6,26 punti.

Per fare un confronto, la media mondiale nel 2023 basata su 111 paesi è di 5,59 punti. Al contrario, una condizione di cattiva salute è considerata la principale minaccia alla felicità decisamente più di una situazione di povertà economica. Mentre secondo l’annuale World Happiness Report 2024, la Finlandia è ancora una volta il paese più felice del mondo.

Anche i vicini scandinavi della Finlandia hanno ottenuto buoni risultati nel sondaggio sponsorizzato dalle Nazioni Unite, con Danimarca, Islanda e Svezia tutte tra le prime dieci. L’Olanda scende di una posizione ed è al sesto posto. Mentre il nostro Paese è uscito persino dalla Top 30 La classifica della felicità si basa sulla soddisfazione di vita che i residenti stessi indicano, ma anche sul Pil pro capite, sul sostegno sociale, sull’aspettativa di vita sana, sulla libertà, sulla generosità e sulla corruzione. Secondo uno dei ricercatori, i finlandesi devono la loro felicità soprattutto allo stretto legame con la natura e al sano equilibrio tra lavoro e vita privata.

Fondamentali sono stati anche la forte società sociale dei finlandesi, la loro fiducia nelle autorità statali, i bassi livelli di corruzione e l’assistenza sanitaria e l’istruzione gratuite. Per la prima volta da quando il rapporto è stato pubblicato più di dieci anni fa, gli Stati Uniti (23°) e la Germania (24°) non rientrano nella top 20 dei paesi più felici. In ogni caso, questo non include più i paesi con una grande popolazione. “Nella top ten, solo i Paesi Bassi e l’Australia hanno più di 15 milioni di abitanti. Tra i primi venti paesi, solo il Canada e la Gran Bretagna hanno una popolazione di oltre 30 milioni di abitanti”, si legge nel rapporto. I paesi dell’Europa orientale, Serbia, Bulgaria e Lettonia, segnalano i maggiori incrementi nella loro esperienza di felicità. I cali più marcati della felicità sono stati registrati in Afghanistan, Libano e Giordania. L’Afghanistan, afflitto da una catastrofe umanitaria da quando i talebani hanno ripreso il controllo nel 2020, è all’ultimo posto nella lista dei 143 paesi esaminati, proprio come l’anno scorso.

In sintesi, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un’aspettativa di vita sana, il Pil pro capite, il sostegno sociale, la bassa corruzione e la generosità della comunità in cui le persone si prendono cura l’una dell’altra, oltre alla libertà di prendere decisioni importanti per la vita, questo il motivo del successo per un podio “finlandese”. Ecco come i dati considerati nel World Happiness Report offrono un’istantanea di come le persone in tutto il mondo valutano la propria felicità e alcune delle ultime intuizioni dalla scienza del benessere.

Ecco la lista dei 20 paesi più felici del mondo secondo lo World’s 20 nel 2024:

1. Finlandia

2. Danimarca

3. Islanda

4. Svezia

5. Israele

6. Paesi Bassi

7. Norvegia

8. Lussemburgo

9. Svizzera

10. Australia

11. Nuova Zelanda

12. Costa Rica

13. Kuwait

14. Austria

15. Canada

16. Belgio

17. Irlanda

18. Repubblica Ceca

19. Lithuania

20. Regno Unito

Foto di repertorio

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