Cronaca

Omicidio Serena Mollicone, la difesa: “Reperti contaminati”

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Caso Mollicone. Consulente difesa: "Serena non è morta per colpo alla porta"

Nuovi aggiornamenti sul processo di appello per l’omicidio di Serena Mollicone: le dichiarazioni.

Caso Mollicone, la difesa sostiene la contaminazione dei reperti: gli aggiornamenti sul processo d’Appello

Stando a quanto riportato dall’Ansa, il criminologo Lavorino, consulente della difesa, parla di contaminazione dei reperti.

Secondo il consulente, per sostenere tale tesi basterebbe vedere il filmato dell’esame sul cadavere eseguito dal medico legale, che avrebbe tagliato e aperto la busta di plastica sul tavolo settorio e tagliato il nastro adesivo.

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Non sarebbe dello stesso parere il  luogotenente dei carabinieri del Ris, Rosario Casamassima, che ha svolto le analisi microscopiche e chimiche sui nastri che avvolgevano il cranio di Serena.

Il luogotenente ribadisce che l’ “arma” che ha causato il decesso della giovane sarebbe la porta in legno dell’alloggio della caserma di Arce.

Seguiranno aggiornamenti sugli sviluppi del processo.


Foto di repertorio di Serena e Guglielmo Mollicone

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