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I Cristi infiorati di Artena arrivano nel cuore della Polonia

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I Cristi infiorati di Artena arrivano nel cuore della Polonia

Un paese di 400 anime, un chilometro di strada riempito di fiori e migliaia di persone che attraversano i colori e la solennità del Corpus Domini. Succede a Spycimierz, nella regione di Łódź, nel centro della Polonia, dove da oggi c’è anche un pezzo di Artena. Grazie alla confraternita degli agonizzanti e Infioritalia, la tradizione dei cristi infiorati si intreccia con Boze Cialo, il corpus domini polacco, festività molto sentita in questo Paese, specialmente in alcuni voivodati, come appunto quello di Łódź.

I Cristi infiorati di Artena in Polonia

Unica nel suo genere, la tradizione dei cristi infiorati di Artena – per molti da considerare una vera e propria infiorata mobile- riesce da generazioni a mantere vivo e popolare il rito della processione della Madonna delle Grazie, e in generale continua a coinvolgere la popolazione di Artena attraverso le confraternite, la raccolta e la scelta dei fiori, l’intreccio delle erbe raccolte e la realizzazione dei disegni religiosi.

“Dietro la tradizione dei Cristi ci sono i ritmi e i tratti distintivi della civiltà contadina artenese, lo dimostrano i fiori di campo che compongono i nostri cristi. Con Spricimierz c’è un rapporto consolidato che dura da tempo, oggi rinnovato con questo appuntamento importante che candida le tradizioni dell’Infioratura Artena a patrimonio immateriale dell’Unesco, racconta Roberto Pennacchi del gruppo deglo agonizzanti, ora in Polonia con Adolfo Latini, Fabio Cipriani e Vittorio Frosi.

Tramite l’associazione Infioritalia infatti i cristi infiorati diventeranno occasione di dibattito per una possibile candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco, riconoscimento che l’infiorata polacca possiede già da diverso tempo.

“Comporre qui il Cristo degli agonizzanti è dunque un privilegio e un onore per la nostra confraternita e per tutta Artena”, continua Roberto Pennacchi.

La festività del Corpus Domini cade l’ottavo giovedì dopo la Pasqua ed è un giorno festivo in Polonia, dove viene celebrato dalla chiesa cattolica dal 1247 e le prime menzioni di una processione risalgono al 1320. Al significato religioso se ne mescola uno popolare. A partire dal XV secolo rappresenta infatti un’occasione di preghiera per avere bel tempo, un buon raccolto e una protezione dai disastri naturali.

Assieme alla Pentecoste è una festività che annuncia l’arrivo dell’estate e, come nel caso di tante festività cristiane, mescola elementi che hanno origine nelle più antiche tradizioni pagane. In molte regioni polacche, per esempio in Masovia, il percorso della processione viene decorato con fusti di calamo che riempiono l’aria di un fresco aroma ma servono anche a scacciare gli spiriti maligni. Le finestre delle case esibiscono croci, candele e immagini sacre.

A  Spycimierz, nella regione di Łódź i tappeti  di fiori sono una tradizione che conta due secoli. I visitatori possono ammirare le rappresentazioni floreali di episodi biblici e non solo, lungo un percorso di quasi due chilometri. Altrettanto celebre è la processione di Łowicz, i cui partecipanti indossano costumi tradizionali con colori sgargianti che sono distintivi della regione.

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