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I Sindaci di Colleferro, Segni, Artena, Labico, Carpineto, Gorga, Gavignano, Montelanico e Valmontone scrivono a Zingaretti e D’Amato: ecco il testo della lettera (AGGIORNATO)

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Cassazione, il ristorante risarcisce rumori e odori molesti anche senza danno alla salute

I Sindaci di Colleferro, Segni, Artena, Labico, Carpineto, Gorga, Gavignano, Montelanico e Valmontone scrivono al presidente della Regione Lazio Zingaretti e all’assessore della Sanità D’Amato: ecco il testo della lettera.

Ecco cosa hanno scritto i Sindaci

“Preg.mo  Presidente,

Egr. Assessore,

il recente D.L. del 22 aprile 21 n. 52 e le successive note ministeriali esplicative, hanno disposto le nuove misure per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali, mantenendo comunque la massima attenzione alle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid 19.

Accogliendo favorevolmente le aperture consentite in riferimento agli spostamenti, alle attività didattiche, alle attività sportive, alle attività dei servizi di ristorazione, proprio in merito a queste ultime rileva sottolineare la permanenza di una ristrettezza per le attività rientranti nel codice ateco 56.3. Si tratta in prevalenza dei bar.

Orbene, nei nostri centri medio piccoli, tali attività sono certamente prevalenti rispetto ad altre e la chiusura alle ore 18.00, così come previsto dalla normativa sopra richiamata, cambia poco la situazione rispetto alla precedente (prima del 26 aprile u.s.).

Noi sindaci ci facciamo portatori dell’esigenza rappresentata con forza dagli esercenti di dette attività, e con la presente nota chiediamo di valutare la possibilità di equiparare la chiusura alle ore 22.00 prevista per i ristoranti, ai bar.  Peraltro, la stessa disposizione si presta a dubbi interpretativi, poiché la limitazione alle ore 18 per gli esercizi rientranti nel codice ateco 56.3 si riferisce all’asporto e non al consumo su tavoli all’aperto che, pertanto si estenderebbe alle ore 22.00.

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Ad ogni buon fine, si tratta di esercenti che forse più di altri hanno risentito le ripercussioni economiche della pandemia, pertanto, sarebbe veramente opportuno restituire un pò di ossigeno a questa categoria che rischia davvero di collassare.

Naturalmente, l’eventuale estensione alle ore 22.00 delle disposizioni a queste categorie andrebbe accompagnata da tutte le misure restrittive riferibili agli assembramenti ed all’utilizzo dei dispositivi di protezione, restando ferma la limitazione alle ore 18 per il solo asporto ed estendendola alle ore 22.00 per il consumo sui tavoli all’aperto.

I Sindaci dei Comuni di:

COLLEFERRO

SEGNI

ARTENA

LABICO

CARPINETO

GAVIGNANO

GORGA

MONTELANICO

VALMONTONE”.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 11:10

“L’amministrazione Comunale ha preso di petto la questione delle chiusure per le categorie
bar con codice ATECO 56.3 (bar ed esercizi simili senza cucine), perché considerata discriminatoria rispetto alle altre categorie commerciali interessate.
Con gli uffici comunali sono stati studiati i casi interpretativi della Questura di Campobasso e del Comune di Montalto di Castro e della relativa Prefettura di Viterbo.
Poco fa la Prefettura di Roma, su nostra richiesta sollecitazione, ha chiarito che  l’interpretazione della Questura di Campobasso è corretta quindi tutti gli esercizi possono svolgere attività di asporto fino alle 22:00 ad eccezion fatta per quelli che come attività prevalente hanno il codice ATECO 53.3 (bar ed altri esercizi simili senza cucina) che invece devono terminare l’asporto alle 18:00, però possono continuare il servizio ai tavoli all’esterno fino alle 22:00.
Nella giornata di oggi si terrà una riunione urgente del C.O.C. alla presenza delle forze dell’ordine e la Regione produrrà un’apposita FAQ.
Dichiarano l’Assesore Gabrielli e il Sindaco: fin dall’inizio ci è sembrato discriminatorio quanto scritto sul decreto  riaperture, creando una disparità tra eguali categorie di bar e somministrazioni, imponendo ad alcuni la chiusura anticipata alle 18:00 creando ulteriori danni a coloro che finora hanno subito maggiormente le restrizioni a causa del  Covid-19.
Come sempre vicini all’attività commerciali siamo finalmente soddisfatti della chiarezza fatta.
Ripartiamo insieme!”, così in una nota il Sindaco di Colleferro, Pieluigi Sanna, e l’Assessore Gabrielli.

Foto di repertorio

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