Cronaca

Roma, durante una lite colpisce ripetutamente il rivale e lo getta nel Tevere

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La scorsa notte, i Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro hanno arrestato un cittadino ungherese di 38 anni, incensurato e senza fissa dimora, con l’accusa di tentato omicidio.

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L’uomo si trovava sulla banchina del fiume Tevere, nei pressi di Ponte Vittorio Emanuele II, lato Lungotevere dei Fiorentini, quando, per futili motivi e senza una ragione apparente, ha ingaggiato un’animata discussione con un 50enne originario di Pomezia, anch’egli nella Capitale senza fissa dimora.

La lite è degenerata e il cittadino ungherese, in un impeto di rabbia, ha sferrato calci e pugni al suo antagonista, poi, con un grosso ramo di un albero che aveva con sé, ha bersagliato il 50enne con numerosi colpi al torace e alla testa.

Non contento, l’aggressore ha spinto la vittima, temporaneamente stordita dai colpi ricevuti, nell’alveo del Tevere.

La scena, fortunatamente, è stata notata da un passante che ha contattato il “112”: i Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro, intervenuti in forze, sono riusciti a distrarre il cittadino ungherese, facendolo desistere dal suo intento di inveire ancora sul contendente e consentendo al 50enne di raggiungere la banchina e mettersi in salvo.

Il ramo utilizzato dal 38enne è stato sequestrato mentre la vittima è stata trasportata, in prognosi riservata ma non in pericolo di vita, all’ospedale “Santo Spirito”, dove è tuttora ricoverata in osservazione e in attesa di ulteriori accertamenti.

L’arrestato si trova, ora, nel carcere di Regina Coeli.

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