Non c’è fine al peggio nei luoghi asserviti alle logiche spartitorie alla base della vecchia e nuova politica dei partiti.
Al peggio non ci sarà fine se non si interverrà per ripristinare un percorso più lineare, trasparente e compatibile con i principi di legalità, perchè simili operazioni, decise in una stanza con pochi bottoni, non possono essere definite politiche a favore del pubblico interesse, viste le distorsioni gestionali già verificatesi altrove.
Anche presso Minerva, il consorzio intercomunale con Colleferro capofila per il servizio di raccolta e di igiene, l’assessore all’ambiente Calamita, nel Consiglio comunale del 24.7.2020, ha tessutole lodi del duo Ciacci-Bernardini e riferisce della “collaborazione con questi due come direttori dell’azienda” (si riferisce a Ivo Zazza), iniziata alla fine del 2019 e verso i quali ha espresso la massima fiducia, omettendo di rispondere al richiamo forte dell’opposizione sul fatto che Bernardini e Zazza sono Direttori generali in consorzi concorrenti di Minerva, con possibili risvolti in materia di conflitto di interessi.