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Coronavirus, non ce l’ha fatta l’agente della scorta al Premier Conte: aveva 52 anni

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Coronavirus purtroppo letale per l’agente Giorgio Guastamacchia, che prestava servizio nella scorta destinata al Premier Giuseppe Conte. L’agente si è spento nella scorsa notte – tra venerdì 3 e sabato 4 aprile, nell’Ospedale di Tor Vergata all’età di 52 anni, dopo che le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi giorni, tanto da dover ricorrere all’intubazione artificiale per l’ossigenazione.

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L’uomo ha ceduto ai postumi di una polmonite causata dal Coronavirus, dopo il ricovero presso l’ospedale di Tor Vergata avvenuto a metà marzo. Fino a quel momento, pur lavorando nel servizio di scorta al Capo del Governo, non aveva mai avuto contatti diretti con Conte, né era salito sulla sua auto di servizio.

Il suo ricovero, durato 12 giorni, ha seguito tutti i protocolli riabilitativi per pazienti affetti da Covid-19, ma ciò non è bastato a salvargli la vita. I medici erano addirittura ricorsi al trattamento di ossigenazione extra corporea, necessario a causa del grave quadro clinico con cui il paziente era giunto in ospedale.

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