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Dopo l’incendio del capannone avvenuto a Frosinone, le associazioni sono preoccupate per il futuro ambientale della Valle del Sacco

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Bonifica e riperimetrazione Valle del Sacco, Aurigemma (FdI) contro Zingaretti (PD)

Il Coordinamento Interprovinciale Ambiente e Salute valle del Sacco e bassa valle del Liri ha inviato la seguente lettera al Prefetto di Frosinone, al presidente della Provincia di Frosinone e città metropolitana di Roma, ai Sindaci tutti per parlare della situazione ambientale locale:

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L’ennesimo incendio in uno dei capannoni dell’area industriale di Frosinone allarma la popolazione della Valle del Sacco e rilancia dubbi e interrogativi sulla gestione delle emergenze ambientali.

Le centraline Ancler, dislocate nei vari Comuni, riportano dati rassicuranti sulla qualità dell’aria, (Polveri Sottili), molto probabilmente derivanti dalla presenza di vento e pioggia nell’area e risultano l’unico elemento di verifica in tempo reale attualmente disponibile, anche se mancano risposte adeguate ed in tempo reale sulla presenza di composti chimici quali diossine, benzo(a)pirene, etc…

Per i risultati dei campionamenti Arpa bisogna attendere i tempi tecnici e ci auguriamo siano anch’essi confortanti.

Gli interrogativi, con su cui chiediamo risposta in tempi brevi sono su come possa avvenire un incendio di tale portata, che sembra sia stato anche ad effetto domino, coinvolgendo un’altra attività vicina al punto di sprigionamento iniziale.

Può esistere quindi un effetto domino? Come si può gestire una situazione del genere che, visto il pregresso, può tranquillamente accadere di nuovo?

I fumi sprigionatisi hanno vagato sorvolando molto comuni della Valle, senza che ci fosse una presa di coscienza comune delle amministrazioni coinvolte, lasciando a decisioni discrezionali e ciò non può essere più ammesso.

Soprattutto se si intende riconoscere il nostro territorio come un unicum da dover salvaguardare e ricostruire.

Leggiamo, ad esempio, della Grande Frosinone e ci viene da pensare come si possano lanciare progetti di area vasta se non si riesce a mettere in campo un’azione condivisa e partecipata.

Riteniamo sia necessario rimettere in funzione il tavolo di coordinamento dei sindaci della Valle dei Sacco ed anche le province di riferimento, Frosinone e città metropolitana di Roma, come luogo di confronto al di fuori degli schieramenti politici, che abbia la funzione di adottare misure di prevenzione e controllo in collaborazione, condivisione e trasparenza con le parti attive del territorio.

Il tavolo ha avuto una funzione già in passato poi, per le solite beghe politiche, non ha avuto seguito.

Ora si tende a istituire tavoli di emergenza, utili ma preclusi alle associazioni.

Ebbene rilanciamo nuovamente la necessità, già espressa con la piattaforma della Vertenza valle del Sacco, di aprire luoghi di confronto pubblici. Il tavolo del Coordinamento dei Sindaci itinerante ed interprovinciale, può essere uno di questi strumenti.

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