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Il monitoraggio di Goletta Verde lungo la costa del Lazio: ecco cosa emerge

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Metà dei punti campionati da Goletta Verde nel Lazio oltre i limiti: su 24 sono 12 quelli risultati oltre i limiti di legge, di cui 11 fortemente inquinati e 1 inquinato. Di questi 12 campioni oltre i limiti di legge, 8 sono stati prelevati alle foci di fiumi o canali e 4 a mare.

Cosa emerge

I prelievi lungo le coste del Lazio – 12 punti campionati a mare e 12 punti campionati presso la foce di fiumi – sono stati svolti dai volontari e dalle volontarie di Legambiente tra il 14 e il 17 luglio mentre le analisi sono state affidate a laboratori sul territorio

In provincia di Roma 7 punti sono risultati fortemente inquinati. In particolare, si tratta del punto alla foce del canale su Via Aurelia altezza km 64 nel comune di Santa Marinella; la foce del Fosso Zambra a Marina di Cerveteri; la foce del Rio Vaccina a Ladispoli e la foce del fiume Tevere tra i comuni di Ostia e Fiumicino, tutti punti prelevati in foce. A sud del Tevere troviamo, fortemente inquinati, anche i campioni prelevati a mare presso la foce del fosso Grande a Marina di Ardea, all’altezza del depuratore comunale al Lido dei Gigli di Anzio e presso il canale Loricina (Via Matteotti) a Nettuno.

In provincia di Viterbo 1 punto inquinato. Si tratta del campione prelevato alla foce del fiume Marta, a Tarquinia in provincia di Viterbo.

In provincia di Latina 4 punti oltre i limiti di legge. In particolare, i punti fortemente inquinati in provincia di Latina sono alla Foce Verde (ponte Mascarello) a Latina; il prelievo presso la foce del rio Santacroce a Gianola, nel comune di Formia; lo sbocco del canale di scolo a sud della darsena a Scauri; e il punto a mare di fronte alla foce del Rio Recillo, entrambi nel comune di Minturno.

Entro i parametri di legge limiti sono risultati: in provincia di Viterbo la foce del fiume Fiora; in provincia di Roma, il punto a mare, fronte foce del fiume Arrone, a Fregene, la foce del canale dei Pescatori a Ostia e il mare, presso la foce del canale Crocetta, all’altezza di via Filadelfia a Torvajanica nel comune di Pomezia. Entro i limiti anche il prelievo a mare, presso la foce del Rio Torto a Marina di Ardea. Passando alla provincia di Latina, entro i limiti sono risultati i prelievi effettuati a San Felice Circeo, presso la foce del fosso all’incrocio tra via Gibraleon e viale Europa; due punti a Terracina, accanto alla foce del fiume Sisto e accanto alla foce del fiume Portatore in località Porto Badino.

Due i prelievi entro i limiti di legge a Fondi, uno alla foce del canale Sant’Anastasia, l’altro in spiaggia, all’altezza dell’incrocio tra Via Guado I e la Strada Consortile; il prelievo a mare, in corrispondenza del civico 469 di via Pilestra, a Sperlonga, e il prelievo presso la spiaggia Serapo (via Marina di Serapo) a Gaeta.

Le dichiarazioni

“I risultati del monitoraggio dei tecnici di Goletta Verde nel Lazio ci confermano che il sistema di depurazione deve essere migliorato e che è necessaria un’opera di contrasto agli scarichi abusivi – il commento di Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. Il tallone d’Achille sono le foci dei fiumi, infatti è qui che sono ben 8 dei 12 punti oltre i limiti di legge.

Grazie al lavoro di Goletta Verde riusciamo a restituire lo stato di salute dei mari che bagnano le nostre coste, non diamo patenti di balneazione per interi territori ma evidenziamo le criticità da superate perché i dati migliorino. Raccogliamo anche segnalazioni dalla cittadinanza come per il punto campionato al canale Sant’Anastasia dove, a un risultato entro i limiti di legge in foce e dopo alcuni alert su scarichi sospetti, è stato effettuato un secondo prelievo dentro il canale, circa 100 metri a monte della foce, risultato poi inquinato. Troppi punti critici poi sono in aree di fortissima balneazione, come nei punti di Nettuno, Anzio, Santa Marinella e Minturno, qui bisogna aggredire velocemente le criticità per consentire un’economia del mare sana e sostenibile; altro appunto è da fare sui divieti di balneazione che non vengono rispettati, nel corso dei prelievi al canale Loricina a Nettuno è stata rilevata la presenza di molti bagnanti.

Ci  appelliamo alle autorità che monitorano la qualità dell’acqua, alla Regione e ai Comuni e ai gestori del servizio idrico che curano il funzionamento degli impianti di depurazione, perchè il nostro bel mare migliori, e ci mettiamo a disposizione di tutti per indagare sulle cause e risolvere i problemi emersi”.

“Con Goletta Verde ogni anno approdiamo nelle regioni costiere italiane oltre che per dare un quadro sullo stato di salute delle acque anche per fare informazione e sensibilizzazione su temi come tutela della biodiversità e energie rinnovabili – dichiara Martina Palmisano, portavoce di Goletta Verde. La campagna vuole essere da stimolo ad autorità e amministrazioni territoriali a compiere maggiori sforzi nella salvaguardia dei nostri mari: impianti poco efficienti o obsoleti, scarichi abusivi e reflui che non passano per i depuratori sono un danno incalcolabile per la risorsa mare”.

I Comuni di Formia e Gaeta aderiscono al protocollo del progetto Life A_GreeNet. Nel corso della mattinata il vicesindaco di Formia e assessore al Turismo, Valerio Giovanni, e il sindaco di Gaeta, Cristian Leccese, hanno firmato il protocollo di Life A_GreeNet che sancisce l’adesione dei Comuni costieri alla rete per la resilienza climatica e la rigenerazione del verde urbano. Il protocollo del progetto europeo, di cui Legambiente è partner, prevede la condivisione di dati, uso di webGIS, pianificazione verde e un futuro Contratto di Forestazione Urbana. Il progetto europeo LIFE+ A_GreeNet, co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE, ha l’obiettivo di rendere le città della costa più resilienti al cambiamento climatico attraverso vari interventi e favorendo la concreta realizzazione dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima.

Giunta alla 39esima edizione, Goletta Verde monitora lo stato di salute di mare e coste. Partita il 23 giugno da Trieste, viaggerà lungo le coste della Penisola per concludere il suo viaggio a inizio agosto in Liguria. Anche in questa edizione la campagna di Legambiente pone l’attenzione su diverse tematiche estremamente attuali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica e alle illegalità, la salvaguardia della biodiversità, le rinnovabili. In particolare, l’eolico off-shore sarà ancora una volta protagonista di alcune tappe per porre l’attenzione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica, perché senza l’energia prodotta dal vento sarà impossibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.  Partner principali della campagna sono Anev, CONOU, Novamont, Renexia, partner tecnico Biorepack.

Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, sostiene da anni la campagna estiva di Legambiente, nella convinzione che sia assolutamente necessario agire collettivamente per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Il Consorzio è parte attiva in questo scenario: con la sua attività di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati è un esempio di eccellenza di economia circolare, non solo in Italia, ma addirittura in Europa. Raccogliendo l’olio lubrificante usato alla fine del suo ciclo di vita nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, il CONOU fa in modo che questo rifiuto – altamente pericoloso se non gestito correttamente – si trasformi in una preziosa risorsa. Oltre il 98% dell’olio raccolto dal Consorzio viene infatti rigenerato e trasformato in nuova materia prima riutilizzabile, con benefici per l’ambiente e la salute grazie alla riduzione dell’utilizzo di risorse naturali e delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti.

Il monitoraggio scientifico

I prelievi di Goletta Verde e Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.
 
LEGENDA 

Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO = Enterococchi intestinali > 200 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 500 UFC/100ml.
FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali > 400 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 1000 UFC/100ml.

Foto di repertorio

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