Cronaca

Controlli a Colleferro: due arresti, una denuncia e multe salate

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Notte di controlli, quella appena trascorsa, a Colleferro. I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno eseguito, sia nel centro storico che lungo le principali arterie, un servizio a largo raggio disposto dal Comando Provinciale di Roma per garantire maggiori standard di sicurezza in particolare durante le lunghe serate estive.

Controlli a Colleferro: due arresti, una denuncia e multe salate. Ecco il bilancio dell’attività dei Carabinieri

Il bilancio dell’operazione è di oltre 100 persone controllate, di cui una ventina già note alle forze dell’ordine, a bordo di 73 veicoli. Due patenti di guida sono state ritirate (per l’uso del telefono alla guida) dai Carabinieri della Stazione di Gorga.

Arrestati un 36enne di Morolo (FR) e un 50enne di Artena: il primo perché sottoposto agli arresti domiciliari per altri reati, è evaso ed è stato sorpreso in strada dai Carabinieri della Stazione di Segni in stato di alterazione psicofisica da alcol; il secondo anch’egli in stato di alterazione psicofisica da alcol, alla vista dei Carabinieri della Stazione di Artena che lo controllavano ha assunto un atteggiamento aggressivo e violento. Nei suoi confronti è scattata l’accusa di violenza, resistenza e minacce a Pubblico Ufficiale.

Un 18enne di Segni, invece, è stato denunciato a piede libero dopo essere stato controllato dai Carabinieri della Stazione di Carpineto Romano a bordo di uno scooter e trovato in possesso di una mazza da baseball lunga 50 cm.
Nell’ambito degli stessi controlli a garanzia della sicurezza stradale, i Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno elevato 6 multe per violazioni al Codice della Strada per un importo complessivo di 500 euro.

I controlli disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma proseguiranno senza sosta.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.