Cronaca

Truffa e gioco d’azzardo nel centro storico di Roma: dieci denunce

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I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, hanno svolto una serie di controlli straordinari nel centro storico della Capitale, finalizzati alla prevenzione e al contrasto della microcriminalità, seguendo le linee strategiche indicate dal Prefetto di Roma, dott. Lamberto Giannini, e condivise nell’ambito del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

I controlli e gli arresti

In particolare, i Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina e i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno intensificato i controlli nelle aree a maggiore afflusso turistico – via del Corso e vie limitrofe, denunciando 10 persone alla Procura della Repubblica, di età compresa tra i 19 e i 51 anni, sette uomini e tre donne, gravemente indiziate del reato di truffa aggravata, perpetrata ai danni di ignari turisti, attraverso il cosiddetto gioco delle “Tre Campanelle”.

Le indagini hanno permesso di accertare che gli stessi, sorpresi in via delle Muratte, in due episodi distinti, agivano in gruppi composti da 3 o 5 persone, con ruoli ben definiti: un “croupier”, alcuni finti scommettitori che simulavano vincite per attrarre le vittime e vedette incaricate di vigilare sull’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. I militari, conoscendo ormai bene il fenomeno, li hanno colti in flagranza, procedendo al sequestro di tappetini, campanelle, palline di spugna e di oltre 550 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. A loro carico è stato notificato l’ordine di allontanamento per 48 ore e sono state elevate sanzioni amministrative pari a 100 euro ciascuno.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.