Anagni – “No al parcheggio. Difendiamo il parco, difendiamo il verde di tutti”: riportiamo il comunicato stampa del coordinamento “Difendiamo la Valle”.
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Il comunicato stampa
Qualche giorno fa abbiamo seguito con attenzione lo streaming del sindaco che ha illustrato il progetto definitivo del parcheggio in Viale Giacomo Matteotti. Ciò che è stato presentato smentisce chiaramente il precedente progetto di
fattibilità approvato dalla Giunta comunale, quindi dal sindaco stesso, con la Deliberazione n. 91 del 24.4.2025.
In quel primo progetto, lungo i 70 metri interessati dai lavori non era indicata la presenza degli alberi esistenti – una fila di platani – mentre sul lato opposto, dove non sono previsti interventi, quegli stessi alberi sono regolarmente disegnati. Un’omissione tutt’altro che casuale: fin dall’inizio, l’idea era quella di abbattere quegli alberi per fare spazio al parcheggio e facilitare le manovre delle auto.
Dopo che le Associazioni hanno diffuso un comunicato stampa (pubblicato il 16 maggio 2025), a cui sono seguiti interventi di varie forze politiche, la cittadinanza ha reagito contestando con forza il progetto e l’amministrazione
ha parzialmente corretto la rotta.
MA IL PROBLEMA DI FONDO RIMANE.
Il progetto prevede la trasformazione di un’area che è, a tutti gli effetti, un parco pubblico: già riqualificato con fondi pubblici, dotato di camminamenti, giochi per bambini, una serra didattica, aiuole, alberi, una fontana, panchine, una scalinata di ingresso e una rampa di accesso per le persone con disabilità. Un luogo vivo, utile e ricco di memoria per la città.
E invece per soli 49 posti auto, che andrebbero a incrementare quelli esistenti, tutto questo verrebbe cancellato.
Parliamo di un angolo con un’ottima copertura vegetale conosciuto da generazioni come il “Parchetto”, un punto di riferimento per famiglie, giovani, anziani, persone fragili.
Un pezzo di storia urbana destinato all’asfalto e al cemento. Non chiediamo altro che buon senso: gli alberi e la copertura vegetale sono i nostri migliori alleati nella difesa della SALUTE E DELL’AMBIENTE, producono
ossigeno, assorbono anidride carbonica, migliorano l’aria, offrono ombra, abbassano le temperature sempre più roventi, proteggono la nostra VITA, servizi che il sindaco non deve ignorare.
Distruggerli non aiuterà a ridurre il traffico o l’inquinamento in Piazza Bonghi; al contrario, il traffico nelle ore di punta resterà lo stesso. Inoltre, spendere 950.000 euro per 49 posti auto, per un’opera che compromette il paesaggio e la vivibilità della città, che non risolve i problemi della mobilità e dell’inquinamento in Piazza Bonghi, è uno spreco enorme di denaro pubblico.
Perché non utilizzare parte di quei fondi per restituire finalmente uno spazio verde alla città? Per troppi anni i cittadini ne sono stati privati, tra rimpalli di responsabilità e incertezze su chi dovesse occuparsene.
Chiediamo con forza che questo progetto venga fermato e proponiamo un’alternativa concreta e costruttiva: ristrutturare e riconsegnare alla cittadinanza il “Parchetto”, mantenendolo nella sua funzione originaria di parco
pubblico nel rispetto del più ampio complesso monumentale del Convitto Nazionale Regina Margherita.
Allo stesso tempo, consci dei problemi legati alla mobilità del centro storico e delle difficoltà di raccordo delle periferie, chiediamo che sia elaborato un piano complessivo a lungo termine: un progetto moderno, sostenibile su cui venga chiamata ad esprimersi e a collaborare la cittadinanza. Un piano urbano della mobilità che si proponga di soddisfare le variegate necessità delle persone e delle imprese nelle aree urbane e peri-urbane per migliorare la qualità della vita nelle città e che segua principi di partecipazione, monitoraggio e valutazione.
Invitiamo tutte le cittadine e i cittadini a unirsi alle Associazioni Firmatarie in questa iniziativa per difendere il verde, la qualità della vita e l’identità della nostra città.
Insieme possiamo ancora fermare questo progetto inutile e dannoso, tenendo a mente un bellissimo verso dello scrittore latino Gaio Petronio: SERVA ME, SERVABO TE [PROTEGGIMI E TI PROTEGGERO’]
Il Coordinamento “Difendiamo La Valle”