Roma – Offriva trattamenti personalizzati con percorsi di benessere a base di ecstasy, cocaina e prestazioni sessuali.
Roma. “Pacchetti benessere” a base di droga e prestazioni sessuali: arrestata 28enne, ecco tutti i dettagli
A promuovere l’attività “inclusiva”, pubblicizzata su un sito on-line di incontri a pagamento, è stata una donna colombiana di 28 anni, arrestata dagli Agenti del III Distretto Fidene-Serpentara per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Gestiva una casa di appuntamenti in zona Porta di Roma avvalendosi della collaborazione di altre due giovani connazionali.
Gli appuntamenti, concordati tramite un’applicazione di messaggistica istantanea, a fronte del pagamento di una somma di 70 euro, prevedevano un pacchetto di 15 minuti comprensivo delle prestazioni sessuali e di un piccolo omaggio, a scelta, a base di ecstasy o cocaina.
La cessazione immediata dell’attività “abusiva” è scattata ieri pomeriggio a conclusione delle indagini avviate dagli investigatori del Distretto Fidene, a cui non era sfuggito quello strano andirivieni di persone, ad intervalli regolari di un quarto d’ora l’uno dall’altro, proveniente da un appartamento di Via Sebastiano Satta Flores.
Così, ad ora di pranzo, gli agenti si sono appostati su un terrazzino condominiale con visuale sulla “oasi benessere” ed hanno atteso che il primo cliente della giornata consumasse i suoi 15 minuti di ecstasy. A quel punto, è scattato il blitz.
Una volta entrati nell’appartamento, avvolte dal forte profumo di sostanza stupefacente, gli investigatori hanno trovato la tenutaria e le sue due ragazze “senza veli”, in attesa dei clienti successivi.
Nella camera della maîtresse colombiana, i poliziotti hanno rinvenuto le confezioni regalo riservate ai clienti fidelizzati: 19 involucri di cellophane contenente cocaina e 18 pasticche di ecstasy, per un peso complessivo di 40 grammi di sostanza stupefacente, oltre a circa 200 euro in contanti.
Al termine degli accertamenti, l’appartamento è stato sottoposto a sequestro; per la donna, invece, è scattato l’arresto, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria che ha riconosciuto i gravi indizi di colpevolezza a suo carico per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagata deve ritenersi innocente fino ad accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.
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