Cronaca

Omicidio Fregene, fermata la nuora della vittima

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Omicidio Fregene, fermata la nuora della 60enne trovata morta all’interno di un villino: ecco la ricostruzione dei fatti e delle indagini dei Carabinieri.

Fregene, donna trovata morta in casa: fermata la nuora. Il punto sulle indagini

Siamo a Fregene, intorno alle 7,00 del mattino del 15 maggio, il figlio della signora Camboni Stefania, di rientro dal lavoro trovava la madre riversa per terra nei pressi del letto matrimoniale della stanza al secondo piano (mansarda) dell’abitazione, coperta da cuscini, con numerose tracce di sangue.

Immediata la chiamata ai Carabinieri di Fregene. Sul posto, la p.g. operante (N.o.r. C.c. Ostia e C.c. Fregene) aveva avuto modo di constatare, insieme al medico legale nel frattempo accorso sul posto, sul torace della
donna numerosi colpi inferti con arma da taglio tali da provocarne la morte.

L’esito degli accertamenti investigativi allo stato delle indagini

La vicenda di sangue è allarmante e di eccezionale gravità: gli esiti delle prime attività investigative hanno confermato l’aggressione violenta in danno di una donna di cinquantotto anni, residente in Fregene. I primi elementi raccolti, per gravità, precisione e concordanza, hanno varcato la soglia della gravità indiziaria nei confronti
della compagna del figlio della vittima, di trenta anni, poi fermata prima della mezzanotte per omicidio aggravato dalla minorata difesa e con abuso di relazioni domestiche e di ospitalità.

Le indagini proseguono al fine di riscontrare il suo narrato  per addivenire alla ricostruzione integrale dell’omicidio e all’individuazione del movente e di eventuali responsabilità di altri soggetti.

La prova dichiarativa raccolta

  • La sera del 15 maggio, la cena è stata consumata insieme, figlio della vittima, compagna e la signora Comboni. Il primo, lascia l’abitazione per ragioni di lavoro, i restanti raggiungevano le rispettive camere da letto, poste in piani diversi del fabbricato. Alle ore 07.10 circa il figlio della vittima rientrava a casa e notava la porta d’ingresso e l’inferriata esterna completamente aperta, la casa a soqquadro, raggiungeva quindi la fidanzata e chiedendole di fare un giro, trovavano il corpo della madre nella camera da letto, coperto da cuscini; senza
    toccare il corpo della donna, i due decidevano di recarsi direttamente presso la caserma CC di Fregene per avvisare di quanto successo;
  •  la fidanzata riferiva di non meglio chiariti dissapori con la vittima;
  • la macchina, in uso esclusivo alla vittima, solitamente parcheggiata nel vialetto di casa, è stata trovata su una via parallela (Via Agropoli), a circa 100/150 mt dall’abitazione, fuori strada, con un finestrino lato guidatore aperto;
  • un rapido controllo sul telefono dell’indagata permetteva di notare alcune “ricerche effettuate su Google, ovvero “come togliere il sangue dal materasso” e “come avvelenare una persona”.

Il quadro indiziario:

  • una ripetuta e grave contraddizione tra le dichiarazioni rese dalla coppia di fidanzati su punti decisivi, primo fra tutti la presenza o meno di sangue alla vista del cadavere da parte dei due;
  • la presenza di voluminose tracce di sangue, non visibili ad occhio nudo, ma emerse dopo un doppio esame tecnico-scientifico, su cose presenti sulla scena del crimine;
  •  la ricerca su Google emersa dal telefono cellulare in uso alla medesima, oggetto di sequestro. Infatti, si legge una prima ricerca effettuata volta a ricercare modalità efficaci per cancellare tracce ematiche sul materasso (il materasso del letto della defunta presentava un’ampia macchia di sangue occultata da un copriletto);
  •  altra ricerca inquietante pressoché concomitante con la precedente, era volta a conoscere modalità per uccidere per avvelenamento una persona

Lo stato del procedimento penale in corso rilascia, comunque, sullo sfondo un soggetto attinto da sola gravità indiziaria in stato di fermo, in attesa di sviluppare pienamente il suo diritto di difesa, impregiudicata la sua innocenza sino a sentenza definitiva di condanna.
Si ribadisce che, nei limiti ordinamentali e di tutela delle dinamiche in corso, il P.M. di Civitavecchia ha proceduto al fermo dell’indiziata. Nel corso della mattinata verrà conferito l’incarico per l’esame autoptico sul cadavere della vittima con inizio dei lavori presumibilmente nella giornata di domani. Tenuto conto dei termini di legge,
sempre domani si dovrebbe svolgere l’udienza dinnanzi al Gip di Civitavecchia per la convalida del fermo.

Foto di repertorio

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