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Sciopero nazionale di tutto il trasporto aereo e dell’indotto domenica 17 luglio

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“Uno sciopero sacrosanto che di idiota ha solo le limitazioni” – dichiarano da USB, che prosegue così:

Definire idiota uno sciopero legittimamente indetto in un settore sottoposto alle condizioni disastrose di lavoro come quelle del trasporto aereo nazionale in questa torrida estate, è solo l’ultima “perla di saggezza” da parte del presidente di ITA, che da tempo si sta qualificando con le sue ripetute dichiarazioni, purtroppo non le sole ad allietarci in questa situazione.

Le motivazioni della protesta sono talmente attuali e sacrosante da essere alla base delle difficoltà operative in cui si stanno imbattendo i passeggeri: carenza di personale, insufficienze strutturali, turni massacranti, eccessivo ricorso a precariato, salari bassi e un generale taglio dei diritti mentre peggiora il fenomeno intollerabile delle aggressioni al personale front line.

Tutto questo aggravato dalla mancanza da anni di qualsiasi intervento di riforma e di politica industriale da parte delle istituzioni che hanno fatto degenerare i noti problemi e distorsioni dell’intero settore, creando le condizioni per i fallimenti e le pesanti ristrutturazioni che hanno pagato sempre e soli i lavoratori.

Quindi di idiota questo sciopero ha solo le limitazioni imposte dalla legge più restrittiva di Europa e che vengono puntualmente sfruttate da istituzioni e aziende per eludere le legittime rivendicazioni dei lavoratori del trasporto aereo e lasciare da anni i problemi insoluti.

Non è un caso, infatti, che questo settore sia stato ridotto di fatto da settore strategico a enorme fast food turistico ai danni degli interessi del nostro Paese.

Se l’attività aeroportuale in Italia ancora regge un po’ meglio rispetto altri paesi europei, ciò è dovuto esclusivamente alla professionalità del personale che supplisce con grande difficoltà e enorme fatica alle mancanze occupazionali e strutturali degli aeroporti e dei vettori.

Ma la misura è colma mentre i salari scendono e i problemi aumentano.

Per questo domenica 17 scioperiamo e lo faremo convintamente.

Domenica 17 luglio non si fermano soltanto le low cost, come i media ossessivamente ripetono da giorni: dalle 14 alle 18 USB ha proclamato lo sciopero nazionale del personale di tutto il trasporto aereo e dell’indotto.

Il personale del trasporto aereo e dell’indotto dice BASTA:

  • ai salari da fame e al taglio dei diritti subiti tramite accordi sindacali uno peggio dell’altro negli ultimi anni nome della “produttività”;
  • ai turni massacranti inventati per coprire un colossale sottorganico mentre migliaia di lavoratori vengono lasciati in NASPI, in CIGS e in solidarietà solo per aumentare i profitti delle imprese;
  • all’impressionante numero di aggressioni che avvengono negli scali del nostro Paese da passeggeri sempre meno controllabili e senza un intervento delle istituzioni;
  • alla riduzione evidente della politica a tutela della salute e sicurezza nelle operazioni aeroportuali e l’aumento della “fatigue” nei turni dei naviganti;
  • all’aumento esponenziale del precariato e all’evidente crescita del lavoro povero anche in questo settore.

Il personale del trasporto aereo e dell’indotto CHIEDE:

  • l’immediato adeguamento dei salari e degli istituti ad essi collegati alla curva dell’inflazione anche attraverso interventi di emergenza e adeguamenti automatici;
  • un piano di emergenza di assunzioni nel settore che parta senza se e senza ma dai bacini di persone -spesso sopra i 40 anni di età- che si trovano in ammortizzazione sociale;
  • la riforma di sistema attesa da anni e mai arrivata a colpa dell’inerzia dei governi fin qui succedutisi;
  • un piano di riequilibrio della catena del valore dentro gli aeroporti che smetta di arricchire solo le gestioni aeroportuali (depositarie di concessioni lucrose) e le low cost favore del fattore lavoro;
  • l’immediata convocazione di USB al tavolo del rinnovo contrattuale degli Handler da cui è ingiustificatamente escluso, anche in virtù della rappresentanza espressa.

Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato – Trasporto Aereo.

Sciopero trasporto aereo, Codici: doveroso tutelare i diritti dei passeggeri. Le parole dell’Associazione:

Ci risiamo. Domenica 17 sarà l’ennesima giornata calda per i passeggeri a causa del nuovo sciopero che coinvolgerà i lavoratori del trasporto aereo. Stop di 4 ore per i controllori di volo Enav e braccia incrociate anche per i dipendenti Ryanair, Easyjet, Volotea, Malta Air e CrewLink.

“Ci eravamo illusi che questa sarebbe stata l’estate del ritorno alla normalità dei voli – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed invece dobbiamo constatare questa lunga serie di agitazioni. Senza entrare nel merito delle ragioni di questi scioperi, ci preme sottolineare un aspetto: i sindacati tutelano i diritti dei lavoratori con queste agitazioni, ma le istituzioni e le autorità devono tutelare i passeggeri. Non è possibile che le dispute tra compagnie di trasporto e dipendenti ricadano sui consumatori, come purtroppo sta avvenendo ormai da settimane tra voli cancellati, lunghe attese in aeroporto e nessuna assistenza”.

“Domenica lo sciopero sarà di 4 ore, dalle 14 alle 18 – afferma Stefano Gallotta, Responsabile del settore Trasporti e Turismo di Codici –, potrebbe sembrare una durata modesta, ma non è così, perché i voli cancellati saranno oltre 600, con più di 100mila passeggeri che non potranno partire. Sarà una giornata complicata, l’ennesima, ed è bene che i consumatori si preparino. In che modo? Innanzitutto, accertandosi, prima di recarsi in aeroporto, che il volo ci sia e sia programmato o, nella peggiore delle ipotesi, che eventuali ritardi non siano così importanti da rendere inutile l’imbarco, soprattutto nel caso di successive coincidenze. È bene poi ricordare che quando la cancellazione viene comunicata negli ultimi 14 giorni prima della partenza, il passeggero ha diritto non soltanto al rimborso del biglietto pagato, ma anche agli indennizzi contrattuali previsti dal regolamento CEE n. 261 del 2004, che variano da 250 a 600 euro in base alla lunghezza della tratta. A questo si aggiunge il rimborso delle spese sostenute e di cui non si è usufruito a causa della cancellazione. Quindi, in caso di volo cancellato e disagi in aeroporto il nostro consiglio è quello di farsi sentire e di non arrendersi, perché i diritti ci sono e devono essere rispettati”.

Lo sciopero di domenica, intanto, ha già avuto le prime conseguenze. Un gruppo di ragazzi, per la precisione 54 minorenni partiti il 4 luglio per l’Inghilterra, non sa come tornare a casa perché Ryanair ha cancellato il volo in programma il 17 luglio per Orio al Serio. “In questi casi – spiega Gallotta – la compagnia dovrebbe attivarsi immediatamente per garantire una riprotezione sul primo volo utile disponibile, scelto dal passeggero. Questo non fa venir meno il diritto all’indennizzo contrattuale, viene meno solo il rimborso del biglietto. Purtroppo, quanto sta accadendo dimostra che, come al solito, ad avere la peggio sono sempre i consumatori”.

L’associazione Codici ha attivato i suoi Sportelli per fornire assistenza ai passeggeri in difficoltà a causa degli scioperi indetti per il trasporto aereo. In caso di volo cancellato o di disagi in aeroporto è possibile richiedere assistenza al numero 06.55.71.996 oppure all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.