Cronaca

Colombo, chiuso un ristorante per presenza di blatte e feci di topo: controlli anti-assembramenti e anti-prostituzione a Marconi e San Paolo

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Roma, Colombo. Servizio straordinario di controllo del territorio. Spera di farla franca fornendo false generalità ai poliziotti. 33enne italiano, sottoposto alla Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno a Siracusa, arrestato dalla Polizia di Stato.

Controlli nei ristoranti e nei luoghi della movida

Continuano incessanti i servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati predatori ed inerenti lo spaccio di stupefacenti in zona Colombo. Come da ordinanza del Questore, ieri sera gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Colombo, diretto da Isea Ambroselli, unitamente al Reparto Prevenzione Crimine con personale della Asl, hanno effettuato posti di controllo e verifiche all’interno di alcuni esercizi commerciali.

In particolare, presso un ristorante in via Villa di Lucina, sono state riscontrate alcune irregolarità per quanto attiene la presenza di prodotti alimentari tenuti in frigoriferi, sia di origine animale che ittici, privi della tracciabilità, della etichettatura nonché della data di confezionamento. Il materiale è stato sequestrato in attesa della distruzione e, al titolare è stata irrogata una sanzione amministrativa pari a 1.500 euro. Le pessime condizioni igienico sanitarie riscontrate, la presenza di blatte e feci di topo hanno indotto il personale della Asl, addetto al controllo, ad emettere proposta per l’irrogazione del provvedimento di chiusura del locale.

Nel corso del servizio sono stati effettuati anche controlli per la presenza di eventuali assembramenti in largo Beato Placido Riccardo e per l’antiprostituzione in particolare nelle zone di viale Marconi, via Cristoforo Colombo e largo Enea Bortolotti.

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Sono state 215 le persone identificate di cui 18 straniere e 15 con precedenti di polizia. Notificati 2 Daspo urbani e 2 verbali nei confronti di peripatetiche. Un cittadino cinese, risultato avere un rintraccio a carico, sprovvisto di documenti, è stato accompagnato presso l’ufficio immigrazione e polizia scientifica per gli accertamenti sulla sua identità.

Durante l’attività così detta ad “Alto Impatto” è stato rintracciato un italiano che si trovava in compagnia di una donna di nazionalità bulgara. Sprovvisto di documenti, prima ha tentato la fuga e poi, bloccato, alla richiesta dei poliziotti ha fornito false generalità credendo di farla franca. Più tardi, identificato grazie ai rilievi foto dattiloscopici, si è potuto accertare infatti che l’uomo di 33 anni risultava sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno emesso dal Tribunale di Siracusa. Arrestato, è stato accompagnato negli uffici di polizia per gli ulteriori adempimenti.