Cronaca

Piedimonte San Germano, rubarono un marsupio a un automobilista con la tecnica del “foro del pneumatico”: individuati i malfattori

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Nella giornata di ieri, a Napoli, personale del Comando Stazione Carabinieri di Piedimonte San Germano, coadiuvato da militari del Comando Stazione Carabinieri di Napoli San Giuseppe, ha dato  esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale con sottoposizione all’obbligo di dimora nel comune di residenza e obbligo di presentazione alla P.G., nei confronti  di due 39enni (entrambi residenti nel capoluogo partenopeo e gravati da vicende penali per reati di  furto aggravato – indebito utilizzo di carte di credito), emessa dal GIP del Tribunale di Cassino che condivideva le risultanze investigative emerse a seguito di specifica attività eseguita dall’Arma di Piedimonte San Germano in merito al furto di un marsupio ed eseguito con la cosiddetta tecnica del “foro del pneumatico”, lo scorso 17 novembre 2017,  dall’interno di un’autovettura di proprietà di un 49enne residente a Piedimonte San Germano.

In particolare la vittima, dopo aver parcheggiato la propria autovettura nel parcheggio antistante un noto centro commerciale di Piedimonte San Germano ed eseguite alcune compere, nel fare ritorno nel luogo ove aveva parcato il proprio veicolo notava che nel pneumatico anteriore destro vi era un anomalo taglio e, per tal motivo, provvedeva a sostituire la ruota, depositando sia gli acquisti fatti che il proprio marsupio sul sedile posteriore del veicolo. Effettuata la sostituzione però si accorgeva che ignoti malfattori, nel corso delle sue operazioni del cambio ruota, gli avevano asportato il marsupio (in precedenza riposto sul sedile posteriore), al cui interno era custodito il portafoglio contenente “i documenti personali, la somma di 50 euro in varie banconote e la propria tessera bancomat” per la quale, dopo circa due ore dal furto subito, riceveva sul proprio cellulare due messaggi relativi a prelievi di denaro contante di Euro 250 ciascuno, effettuati presso l’ATM di una nota banca di Cassino nonché ulteriori due messaggi informativi per pagamenti POS effettuati (uno di euro 850 e l’altro di euro 950), per l’acquisto di due telefoni cellulari.

Ricollegando che i prelievi erano riconducibili al furto subito del marsupio ove vi era la sua tessera bancomat, si recava  immediatamente presso gli Uffici del Comando Arma di Piedimonte San Germano, formalizzando l’atto di denuncia e i militari operanti intraprendevano quindi un’ immediata specifica attività info-investigativa che, supportata da attività tecniche, permetteva di accertare le dinamiche dell’azione delittuosa ovvero che uno dei due indagati, dopo aver individuato nel denunciante la vittima, dopo il suo allontanamento, praticava un foro sulla ruota anteriore destra della sua autovettura, attendendo poco distante il suo ritorno. All’arrivo del malcapitato quindi, mentre la vittima  si adoperava a cambiare la ruota,  l’altro malfattore furtivamente si impossessava del marsupio poggiato sul sedile e, contestualmente, i due si allontanavano a bordo di una Fiat Punto, in direzione Cassino .Giunti poi nella “Città Martire”, effettuavano  due prelievi di euro 250 ciascuno presso l’ATM e, successivamente,  si recavano all’interno di un negozio di telefonia per l’acquisto dei cellulari che pagavano mediante due transazioni POS con carta di credito, una per l’importo di Euro 950 e l’altra per l’importo di euro 850.

L’illecito acquisto dei cellulari, inoltre, permetteva ai militari operanti di  eseguire  specifiche attività tecniche i cui riscontri consentivano di addivenire all’identificazione certa degli odierni indagati che, dopo l’acquisto, avevano inserito nei due telefoni due “sim” abbinate ad utenze mobili intestate a due donne loro congiunte e residenti sempre nel capoluogo partenopeo.

Inoltre uno dei due, veniva anche  denunciato in stato di libertà alla stessa Procura della Repubblica, per il reato commesso  di “danneggiamento”, poiché ritenuto responsabile di un analogo tentativo di furto, commesso ai danni di un 66enne di Formia, non portato a termine per cause fortuite. Infatti lo stesso, dopo aver forato la ruota di un’Audi A3, si era appostato nei pressi della stessa attendendo la vittima la quale però, nel tornare al veicolo, sostituiva la ruota senza però permettere al malfattore di avvicinarsi alla macchina  e considerato che nel frattempo si erano avvicinate altre persone.

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