Cronaca

Giustiniana, chiuso bar ritrovo di pregiudicati e teatro di un pestaggio nel dicembre scorso

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Giustiniana, chiuso bar ritrovo di pregiudicati e teatro di un pestaggio nel dicembre scorso

Lunedì scorso gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Flaminio Nuovo, diretto da Erminio Fiore, hanno dato esecuzione al provvedimento del Questore di sospensione per 15 giorni della la licenza di bar e Sala Giochi con conseguente chiusura di un esercizio di via della Giustiniana.

Cosa è successo

Il provvedimento si è reso necessario perché l’esercizio pubblico, oltre ad essere abituale ritrovo di pregiudicati, era stato teatro, lo scorso 8 dicembre di un gravissimo episodio di cui si rendeva protagonista il suo titolare il quale, unitamente al suocero ed ad altri tre soggetti, dopo aver chiuso le porte del locale, percuoteva violentemente con mazze di ferro e bastoni di legno due avventori ritenendoli  “colpevoli” di un tentativo di manomettere le slot machines del bar.

Dopo il pestaggio, i cinque soggetti avevano sottratto alle vittime giubbotti e portafogli. Nonostante le gravi lesioni riportate, queste ultime, riuscivano a guadagnarsi la fuga e a far intervenire le forze dell’ordine che immediatamente procedevano all’arresto del titolare del bar e del suocero, dando il via agli ulteriori accertamenti che consentivano agli investigatori del Commissariato di individuare anche gli altri tre aggressori, peraltro tutti con precedenti di Polizia. Anche per questi ultimi scattava la misura cautelare, dapprima in carcere, poi agli arresti domiciliari, come disposto con ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Roma, con l’accusa di tentato omicidio e rapina in concorso.

Le indagini

Le indagini avevano permesso di ipotizzare che il fatto criminoso era frutto di una chiara premeditazione in quanto il gestore, dopo aver allertato i tre complici, aveva deciso unitamente al suocero e a questi ultimi, di dare una lezione ai due avventori, pronti a suo dire,  a sottrarre denaro dagli apparecchi da gioco. Il grave episodio di cronaca, aveva ricevuto forte eco mediatica soprattutto per la spietatezza degli aggressori e, per la circostanza che il suo gestore non avesse richiesto l’intervento delle forze dell’ordine preferendo viceversa attuare una condotta che seppure – a suo dire – motivata dall’intento di farsi giustizia, appariva comunque brutale ed illegittima. Per tali motivi era stato particolarmente attenzionato nei giorni a seguire dalle forze dell’ordine.

Così, successivi controlli amministrativi svolti dagli agenti  nelle date del 25.02.2019, 1.3.2019 e del 14.03.2019 avevano fatto emergere all’interno del bar, la costante presenza di avventori, tra cui lo stesso fratello del titolare, con a carico precedenti penali, anche gravi.

Il provvedimento di chiusura

Sulla base di tali elementi, il Questore ha ritenuto emettere a carico del bar, il provvedimento di chiusura per 15 giorni, misura che, come più volte ribadito, ha la finalità non solo di sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio per il verificarsi di condizioni potenzialmente pericolose per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, ma anche di impedire – attraverso la temporanea chiusura del locale – il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale producendo un effetto dissuasivo su soggetti ritenuti pericolosi, i quali da un lato sono privati di un luogo di abituale aggregazione e, dall’altro, sono avvertiti della circostanza che la loro presenza in detto luogo è oggetto di attenzione da parte delle autorità preposte.

Tale provvedimento è conseguenza anche dell’intensificazione dei controlli che il neo Questore di Roma, Carmine Esposito, ha disposto di svolgere capillarmente sul territorio della Capitale e della Provincia,  in special modo, su esercizi pubblici quali discoteche, bar, sale gioco e attività ricettive, con l’intento soprattutto di tutelare la sicurezza oltre che combattere il fenomeno dell’ abusivismo.

A tale proposito si evidenzia che dall’inizio dell’anno sono stati emessi, oltre a numerose sanzioni amministrative e denunce all’Autorità giudiziaria, il Questore di Roma ha emesso n. 45 provvedimenti  in base al citato art. 100 TULPS ed esattamente n. 22 a carico di strutture ricettive (tra cui n.10 con la chiusura dell’attività e 12 di sospensione della licenza), n. 19 a carico di bar (di cui n.18 di sospensione dell’attività e n. 1 per definitiva chiusura) e n. 4  di sospensione della licenza a carico di discoteche.

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