Attualità

Studio de La Sapienza sui Campi magnetici per le atrofie muscolari: rallenta il declino dei muscoli e ne migliora la funzionalità

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

Quattro dipartimenti della Sapienza hanno sperimentato per la prima volta l’applicazione del campo magnetico sui muscoli di pazienti affetti da Sclerosi laterale amiotrofica (SLA), evidenziando gli effetti positivi della stimolazione. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports

Campi magnetici per le atrofie muscolari: la nuova metodologia rallenta il declino dei muscoli e ne migliora la funzionalità

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa fortemente invalidante che colpisce le cellule nervose preposte al controllo dei muscoli, compromettendo i movimenti della muscolatura volontaria. Il target principale degli studi pregressi sono stati i motoneuroni, la cui degenerazione porta all’atrofia muscolare.

Un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports (Nature Publishing Group), è il risultato della collaborazione di un team interdisciplinare della Sapienza, composto da quattro diversi Dipartimenti (afferenti agli ambiti della biologia molecolare di base, alla anatomia patologica, alla fisiologia, alla clinica) e ha adoperato un approccio traslazionale con metodi differenti, impiegando per la prima volta campi magnetici molto intensi per la stimolazione muscolare, con l’obiettivo di migliorare la funzionalità dei muscoli e rallentarne il declino.


“Il vantaggio di questa metodologia – spiega Maurizio Inghilleri, del Dipartimento di Neuroscienze umane – è la possibilità offerta dal campo magnetico di raggiungere muscoli profondi senza far avvertire al paziente la classica “scossa” dello stimolo elettrico. Il nostro studio supporta la recente teoria che i muscoli possano essere target terapeutici in quanto partecipano alla progressione della malattia”.

Lo studio è iniziato nel 2016 con la sperimentazione di questa nuova tecnica su un campione di 22 pazienti: su un braccio di ciascuno di loro sono stati usati campi magnetici d’intensità pari a due volte quella del campo magnetico terrestre con impulsi della durata di pochi milionesimi di secondo, mentre sull’altro è stato prodotto una stimolazione placebo. Chi analizzava i dati dei pazienti era all’oscuro di quale braccio fosse sottoposto a stimolazione reale (esperimenti “in blind”). Clinicamente è stato osservato un aumento della forza muscolare dal lato realmente stimolato.

In seguito è stata effettuata una agobiopsia non invasiva del tessuto muscolare. Il materiale estratto è stato esaminato da tre punti di vista: a livello fisiologico Eleonora Palma, del Dipartimento di Fisiologia e farmacologia, ha studiato la risposta all’acetilcolina del recettore nicotinico, individuando una risposta più efficiente in seguito alla stimolazione magnetica, con un progressivo miglioramento della funzionalità; Carla Giordano, del Dipartimento di Scienze radiologiche, oncologiche e anatomo-patologiche, ha approfondito il lato anatomo-patologico, riscontrando delle differenze di forma e dimensione nelle fibre muscolari stimolate rispetto a quelle non stimolate; Antonio Musarò, del Dipartimento di Scienze anatomiche istologiche medico legali e dell’apparato locomotore, ha analizzato il muscolo a livello molecolare, individuando una serie di geni che favoriscono il recupero dell’atrofia muscolare.

I risultati di questa ricerca aprono prospettive nuove per contrastare l’atrofia muscolare e potranno esser applicati a tutte le patologie in cui è necessaria una riabilitazione muscolare in grado di agire sui muscoli profondi.

Riferimenti:

Neuromuscular magnetic stimulation counteracts muscle decline in ALS patients: results of a randomized, double-blind, controlled study – Musarò, A., Dobrowolny, G., Cambieri, C., Onesti, E., Ceccanti, M., Frasca, V., Pisano, A., Cerbelli, B., Lepore, E., Ruffolo, G., Cifelli, P., Roseti, C., Giordano, C., Gori, M. C., Palma, E., & Inghilleri, M. Scientific Reports 2019, 9, 2837.  DOI: https://doi.org/10.1038/s41598-019-39313-z

Benzina 1.739 €/lt Diesel 1.699 €/lt GPL 0.679 €/lt Prezzi aggiornati al 13-12-2023
Raggiungimi