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Polizia Locale Roma: l’UGL proclama lo stato d’agitazione dei caschi bianchi romani

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POLIZIA LOCALE ROMA: L' UGL PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE DEI CASCHI BIANCHI ROMANI. Il mancato recepimento della Legge Regionale in materia di Polizia Locale, che vede Roma unico tra i comuni del Lazio a non essersi adeguato alle normative in materia, oltre alla mancata attuazione, a distanza di quasi 10 anni, dell'ordinanza Sindacale che vede assegnato l'intero stabile di Via della Greca 5 alla U. O. I Gruppo, il più numeroso dell'intero Corpo di Polizia di Roma Capitale, sono le principali motivazioni che hanno portato la Segreteria Provinciale della UGL PL a proclamare lo stato di agitazione dei caschi bianchi romani. "Riteniamo assurdo, oltre che ingiusto nei confronti dei circa 6000 agenti capitolini, che non si stia ottemperando alla prevista riforma di gradi e carriere, così come previsto e disposto da oltre due anni da una legge regionale per tutti i Comuni del Lazio. Siamo arrivati al paradosso che anche i più piccoli comuni montani vedono realizzate figure come sottufficiali, ispettori e commissari mentre a Roma le professionalità di chi svolge da 20-30 anni il proprio lavoro in un ben più difficile contesto metropolitano, non trovi riconoscimento alcuno, in barba alla cogenza dei disposti regionali" commenta in una nota Marco Milani, coordinatore romano UGL PL. A fargli eco Sergio Fabrizi, Segreterario Provinciale UGL: " A parte il paradosso grottesco di un Corpo di Polizia che per primo non rispetta le leggi che lo disciplinano, riteniamo la proclamazione dello stato di agitazione l'ultimo strumento di confronto per portare l'attenzione di Sindaca ed amministrazione sui problemi del Corpo. Bene le recenti assunzioni -prosegue Fabrizi - di cui condividiamo il proposito della Sindaca ad esaurire la graduatoria ed indire un nuovo concorso, ma a maggior ragione la rinascita del Corpo deve urgentemente passare anche per i luoghi di lavoro; gli equipaggiamenti ed una definita organizzazione del lavoro che passi per un nuovo ordinamento del Corpo di cui, invece, stiamo ancora in alto mare." L'UGL-Pl confida in una rapida e costruttiva chiusura della vertenza ma, se restasse un dialogo tra sordi, è pronta a portare a conoscenza delle criticità lavorative del Corpo tutta la cittadinanza con ripetuti volantinaggi nelle principali piazze cittadine, anche con scritti multilingua per i turisti al Centro Storico - concludono dal sindacato.

Il mancato recepimento della Legge Regionale in materia di Polizia Locale, che vede Roma unico tra i comuni del Lazio a non essersi adeguato alle normative in materia, oltre alla mancata attuazione, a distanza di quasi 10 anni, dell’ordinanza Sindacale che vede assegnato l’intero stabile di Via della Greca 5 alla U. O. I Gruppo, il più numeroso dell’intero Corpo di Polizia di Roma Capitale, sono le principali motivazioni che hanno portato la Segreteria Provinciale della UGL PL a proclamare lo stato di agitazione dei caschi bianchi romani.

“Riteniamo assurdo, oltre che ingiusto nei confronti dei circa 6.000 agenti capitolini, che non si stia ottemperando alla prevista riforma di gradi e carriere, così come previsto e disposto da oltre due anni da una legge regionale per tutti i Comuni del Lazio. Siamo arrivati al paradosso che anche i più piccoli comuni montani vedono realizzate figure come sottufficiali, ispettori e commissari mentre a Roma le professionalità di chi svolge da 20-30 anni il proprio lavoro in un ben più difficile contesto metropolitano, non trovi riconoscimento alcuno, in barba alla cogenza dei disposti regionali” commenta in una nota Marco Milani, coordinatore romano UGL PL.

A fargli eco Sergio Fabrizi, Segreterario Provinciale UGL: ” A parte il paradosso grottesco di un Corpo di Polizia che per primo non rispetta le leggi che lo disciplinano, riteniamo la proclamazione dello stato di agitazione l’ultimo strumento di confronto per portare l’attenzione di Sindaca ed amministrazione sui problemi del Corpo. Bene le recenti assunzioni -prosegue Fabrizi – di cui condividiamo il proposito della Sindaca ad esaurire la graduatoria ed indire un nuovo concorso, ma a maggior ragione la rinascita del Corpo deve urgentemente passare anche per i luoghi di lavoro; gli equipaggiamenti ed una definita organizzazione del lavoro che passi per un nuovo ordinamento del Corpo di cui, invece, stiamo ancora in alto mare.”

L’UGL-Pl confida in una rapida e costruttiva chiusura della vertenza ma, se restasse un dialogo tra sordi, è pronta a portare a conoscenza delle criticità lavorative del Corpo tutta la cittadinanza con ripetuti volantinaggi nelle principali piazze cittadine, anche con scritti multilingua per i turisti al Centro Storico – concludono dal sindacato.

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