Arresti domiciliari in esecuzione di ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica di Tivoli per A. C. il sedicente “difensore dei diritti degli animali”, che aveva raggiunto notorietà anche grazie alla collaborazione con importanti trasmissioni televisive.
Indagini partite da diverse Procure
Dalle indagini partite in diverse Procure d’Italia e brillantemente condotte dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Frascati, il quadro emerso era però ben più desolante: l’uomo, abusando di sedicenti qualifiche di ufficiale di Polizia Giudiziaria e avvalendosi di consulenze veterinarie private, operava indebito sequestri in danno di regolari allevamenti di cani di razza, riuscendo ad ottenere l’affidamento di numerosi esemplari dall’elevato valore di mercato, spesso, organizzando egli stesso acquisti di partite di animali da allevamenti esteri, per poterli poi sequestrare una volta giunti sul territorio italiano.
Al momento dell’intervento per la notifica della misura cautelare, gli agenti si sono imbattuti in un allevamento clandestino di cani di tipo Spitz, gestito da A.C. unitamente alla propria compagna.
Rinvenuti anche farmaci scaduti e una falsa tessera da Pubblico Ufficiale
Oltre agli animali, privi di qualsivoglia documento identificativo, all’interno dell’allevamento sono stati rinvenuti farmaci scaduti di provenienza estera ed una tessera che vedeva falsamente attribuite a A. C., qualifiche di Polizia Giudiziaria, fatti questi, che, in sinergia con la Asl piemontese e la polizia locale, hanno fatto ritenere opportuno agli agenti, di procedere anche per il reato di maltrattamento di animali ed esercizio abusivo della professione veterinaria. Le operazioni sono tutt’ora in corso.
