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Associazione Civis: la Recall rinuncia al progetto dell’impianto di biometano di Patrica

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Con Determinazione n.G14398 del 13.11.2018 pubblicata oggi sul sito web della Regione Lazio, al link http://www.regione.lazio.it/rl_rifiuti/?vw=documentazioneDettaglio&id=46747 , la Direzione Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti ha disposto l’archiviazione della domanda di Valutazione d’Impatto Ambientale del progetto dell’impianto per la produzione di biometano presentato dalla Recall srl per il sito di Patrica.

L’archiviazione è conseguente alla rinuncia al progetto espressa dalla medesima Recall con comunicazione del 02.11.2018.

Si chiude il sipario su uno dei procedimenti di VIA più controversi degli ultimi anni, che ha visto l’intervento nel procedimento delle Associazioni CIVIS, Comitato La Rinascita, Laboratorio Comune Alta Valle del Sacco ed Anagni Viva che hanno rappresentato il loro dissenso ed opposizione al progetto, così come ha fatto l’amministrazione comunale di Patrica.

La nostre associazioni sono intervenute fin dall’inizio, hanno partecipato a tutte le conferenze di servizi, hanno depositato tre articolate e dettagliate memorie per osservazioni, hanno esaminato tutti gli atti e documenti inerenti il progetto, rappresentato le sue criticità ed elaborato le controdeduzioni.

In particolare, è stata posta l’attenzione sul fatto che il sito scelto dalla Recall ricade in area a rischio inondazione e nel perimetro del SIN Bacino del fiume Sacco; fin dal 2015 il Ministero dell’Ambiente aveva disposto l’obbligo di caratterizzazione e lo svolgimento di indagini ambientali.

Inoltre, il sito della Recall rientra in parte della zona di pericolo di danno dell’impianto a Rischio Incidente Rilevante RIR della Chemi spa.

Al di là delle perplessità sull’impiantistica per la produzione del biometano, è la scelta del sito che –a nostro avviso- è apparsa infelice e non idonea.

Inoltre, in un territorio nel quale le matrici ambientali sono fortemente compromesse, gli impatti ambientali derivanti da un impianto di siffatta tipologia vanno attentamente valutati, in quanto la sostenibilità ambientale dell’intervento può risultare più che dubbia.

Siamo perfettamente consapevoli della necessità di impianti dedicati al trattamento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata, ma in considerazione della situazione ambientale della Valle del Sacco la capacità di tali stabilimenti andrebbe limitata al fabbisogno della Provincia di Frosinone, ovvero vanno operate scelte sulla localizzazione che consentano una maggiore sostenibilità ambientale degli interventi.

In attesa del nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti del Lazio, dell’aggiornamento definitivo del fabbisogno impiantistico e della ineludibile Valutazione Ambientale Strategica, non possiamo che auspicare che le scelte di investitori, imprenditori e pubblica amministrazione siano indirizzate dalla necessità di garantire elevati standard ambientali per il nostro territorio.

Ferentino-Patrica, lì 14 Novembre 2018

Associazione Civis

Comitato La Rinascita

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