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Rifiuti, Rida Ambiente propone di trasferire gli inceneritori di Colleferro ad Aprilia

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Rida Ambiente vuole portare gli inceneritori di Colleferro ad Aprilia, nei suoi terreni, tutto a spese dell’azienda. La proposta è stata fatta dal patron della società, Fabio Altissimi attraverso una lettera inviata alla Regione Lazio, al Ministero dell’Ambiente e ai comuni di Aprilia e Colleferro. 

Dimissione, rilocalizzazione e ammodernamento degli inceneritori di Colleferro. Questa è la proposta di Fabio Altissimi, patron di Rida Ambiente, l’azienda che gestisce un impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb) ad Aprilia. Il 17 ottobre scorso, con una lettera inviata al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Lazio, ai Comuni di Aprilia e di Colleferro, Altissimi spiega dettagliatamente le sue intenzioni: “Ci siamo messi a disposizione per trovare una soluzione operativa all’annosa questione dei termovalorizzatori di Colleferro. Infatti – continua a spiegare nella missiva – sebbene il Comune di Colleferro si sia dichiarato ostile alla loro riattivazione, non è possibile fare a meno della capacità di trattamento dei suddetti impianti (nel complesso, 220.000 ton/ anno)”.

Il Presidente di Rida Ambiente fa riferimento alla posizione del Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna che, sdraiandosi a terra per impedire il passaggio dei camion diretti agli inceneritori e sostenendo le proteste del movimento Rifiutiamoli, ha ribadito la sua contrarietà alla riaccensione delle due ciminiere. “Rida Ambiente – continua la lettera – essendo dotata di aree idonee, propone di effettuare a proprie spese la dismissione degli impianti di Colleferro e la loro ricollocazione nel territorio di Aprilia, con gli aggiornamenti tecnologici (Revamping) eventualmente necessari all’osservanza delle migliori tecniche disponibili”.

Uno scenario che assicurerebbe, secondo il patron di Rida Ambiente, un “risultato complessivamente positivo e migliorativo”, perché andrebbe a risolvere, da una parte il problema delle proteste a Colleferro, e dall’altra fornirebbe una risposta al problema dei rifiuti nella Regione Lazio. I rifiuti trattati nei Tmb laziali, potrebbero in questo modo trovare uno sbocco nei forni degli inceneritori che, secondo Altissimi, tornerebbero in funzione tra circa due anni, consentendo di bruciare fino a 750 mila tonnellate di rifiuti all’anno. La lettera di Fabio Altissimi tratteggia una soluzione totalmente opposta a quella annunciata durante il vertice tra il governatore del Lazio Nicola Zingaretti e il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che ha trovato come punti in comune il fermo degli inceneritori di Colleferro e la loro riconversione a un impianto di recupero degli scarti prodotti dai Tmb della Capitale.

La città intera, me compreso – dichiara a Casilina News il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sannaha impedito qualsiasi ripresa degli impianti. Oggi e domani non lo consentiremo a nessuno, né alla Regione né a eventuali privati. Confido quindi nelle dichiarazioni di Zingaretti e del Ministro Costa. L’incenerimento dei rifiuti è una follia – continua  Sanna – e sarò sempre contrario a questa pratica. Altissimi si congeda affermando che la sua proposta porterebbe anche all’autonomia e alla chiusura del ciclo dei rifiuti nel pontino, grazie alla riattivare del progetto di una nuova discarica nell’ex cava nel Comune di Aprilia, nella frazione “La Cogna”. Rida Ambiente è pronta a realizzare lo scenario delineato nella lettera, tanto che si è resa disponibile a presentare, entro due mesi, lo studio di fattibilità di questo disegno.

 

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