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Regione Lazio, approvata in Giunta la proposta di legge a tutela dei riders

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roma rider accoltellato McDonald di via Appia Nuova

Martedì 19 giugno la Giunta Regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge a tutela dei riders e di tutti quei lavoratori che operano per le piattaforme digitali.  Per la Pisana, questo provvedimento – si legge in una nota della Regione – “intende garantire maggiori diritti ai lavoratori della Gig Economy. In particolare, la proposta di legge garantisce la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore, quella assistenziale e previdenziale, promuovendo lo sviluppo responsabile dell’economia digitale”.

La proposta di legge è nata anche attraverso consultazioni con le aziende, con i sindacati e sopratutto con i riders. L’assessore al lavoro, ex sindacalista CGIL,  Claudio Di Berardino ha incontrato due volte una delegazione di Riders Union Roma, gruppo di ciclofattorini romani che negli ultimi mesi ha organizzato diverse assemblee tra lavoratori e sta rafforzando la rete con i riders di Bologna, Milano e Torino.

Inoltre, la Regione ha introdotto una sorta di anagrafe digitale dove sia lavoratori che piattaforme possono iscriversi. Il Lazio prova dunque a regolamentare l’operato di colossi come Foodora, Justeat e Deliveroo. Il problema principale resta per gli ambiti di competenza: ci sono questioni che sostanzialmente spettano al Ministero del Lavoro.

Per queste aziende, i riders non sono dipendenti ma collaboratori  che ricevono ordini da un’applicazione e che spesso lavorano a cottimo. Una delle rivendicazioni dei fattorini è quelle di esser riconosciuti come lavoratori subordinati. “Per molti non è un lavoretto”. Racconta un rider romano. “ Di fatto non abbiamo ferie o malattie. Ci sono persone che fanno questo lavoro come prima occupazione e non come ripiego”. 

Le dichiarazioni di Foodora e l’incontro con Di Maio

Su questo punto, nei giorni scorsi si era aperta una discussione molto accesa tra l’amministratore delegato di Foodora Italia, Gianluca Cocco e il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. In una delle prime bozze del “decreto dignità” – fa sapere il Sole24ore – c’era  il riferimento alla classificazione dei fattorini come lavoratori subordinati.  Inquadrare i riders come dipendenti comporterebbe, secondo l’amministratore delegato di Foodora, una fuga dell’azienda dal nostro paese. Di Cocco ha dichiarato di non aver problemi a sostituire il pagamento a consegna con forme di salario minimo, la criticità sta nel mettere mano a quel migliaio di fattorini che hanno un contratto di collaborazione continuativa (co.co.co). Dopo l’incontro con le piattoforme del 18 giugno, il punto della subordinazione è stato messo in discussione, il decreto è stato congelato  e ora si aprirà un tavolo di contrattazione tra lavoratori e aziende.

Zingaretti sorpassa Di Maio.

Nella corsa per raggiungere i rider, Nicola Zingaretti effettua un primo sorpasso e lascia indietro Di Maio. Ora Zingaretti va avanti, sapendo bene che parti della sua proposta di legge sono di competenza parlamentare ma secondo il governatore il suo provvedimento resta ” un atto da compiere ugualmente per mettere in campo una provocazione politica».

Il contenuto della proposta verrà presentato oggi dal Presidente della Regione e dall’assessore Di Berardino. Intanto la corsa continua e riders restano dipendenti di uno sconosciuto algoritmo.

 

 

 

 

 

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