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Cassa integrazione alla Tim: l’UGL Lazio attacca l’azienda

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“E’ semplicemente vergognoso che un’azienda italiana, quale la Tim, apra così velocemente una imponente procedura di cassa integrazione per 3-4 mila dipendenti prima che venga nominato il nuovo esecutivo nazionale”.

E’ dura la presa di posizione del componente della Segreteria Regionale Ugl Claudio Giuliani e del Segretario Generale Regionale Armando Valiani in merito alla decisione dell’azienda di telecomunicazione di aprire una vertenza che riguarda migliaia di dipendenti: “Solo nel Lazio – spiegano i due rappresentanti sindacali – se ne contano più di 10 mila precisamente 11.900 che ora sono a rischio. Si tratta, da parte di Tim, di un’azione scorretta nei confronti delle organizzazioni sindacali che avrebbero voluto un interlocutore valido con il quale mettersi attorno ad un tavolo per discutere della situazione. Occorreva aspettare la formazione del nuovo governo per aprire un dibattito serio e sereno per il futuro dei lavoratori dell’azienda”.

Valiani e Giuliani si uniscono così all’appello del Segretario Nazionale Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti, affinché la situazione possa essere presa in seria considerazione da un esecutivo che, con pieni poteri, dovrà farsi garante nei confronti delle maestranze di un asset così strategico per l’interesse nazionale quale la Tim. Solo un Governo forte e non in scadenza può esercitare pressione e rappresentare un deterrente nei confronti di investitori che potrebbero portare via il capitale dalla nazione.

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