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Colleferro, sabato 21 aprile 2018 verrà inaugurato il Museo Archeologico Toleriense

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Un progetto portato avanti da anni e che sta per vedere finalmente la luce. Il Comune di Colleferro, recentemente nominato Città della Cultura del Lazio per l’anno 2018, rafforza ancora di più i vessilli legati alla sua storia e si prepara all’inaugurazione del rinnovato Museo Archeologico del territorio Toleriense, che aprirà ufficialmente i battenti nella giornata di sabato 21 aprile 2018 alle ore 10.30 con la cerimonia d’inaugurazione in Via degli Esplosivi 14F. (Per tutte le info legate a contatti e orario di apertura, si potrà consultare il sommario presente alla fine del prossimo paragrafo).

Il Museo Archeologico Comunale è stato ufficialmente aperto il 4 dicembre 1986, realizzato con il patrocinio della Società BPD Difesa e Spazio, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per il Lazio. Il Progetto Espositivo è il risultato di un lavoro di ricerca, di documentazione e di conservazione che hanno visto coinvolti per più di venti anni il Gruppo Archeologico Toleriense e gli organismi statali preposti alla tutela (Soprintendenza Archeologica per il Lazio). Inteso come strumento di educazione permanente, il Museo Archeologico del Territorio Toleriense prevede l’itinerario e l”esposizione di documenti e testimonianze del territorio che fornisce gli elementi necessari per la conoscenza delle tappe percorse dalla civiltà attraverso i secoli, sino alle soglie della fase industriale. Il tragitto museale è articolato in più sezioni, che raccolgono senza soluzione di continuità, reperti che vanno dal paleolitico al medioevo. Al Museo è annessa una biblioteca specialistica, un laboratorio fotografico ed uno per i primi interventi di restauro. All’ingresso funziona un book – shop. In relazione ai programmi scientifici e didattici. Il Museo offre ogni anno un vasto programma di attività, rivolto a tutti gli istituti scolastici e diversificato a seconda dell’età degli studenti. Gestisce visite guidate ad un gruppo di monumenti del territorio. Coordina una missione archeologica nel castello di Piombinara, che offre la possibilità agli studenti di partecipare ad una vera e propria campagna di scavo archeologico.

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MUSEO ARCHEOLOGICO DEL TERRITORIO “TOLERIENSE”

Via degli Esplosivi, 14f, Colleferro.

Tel/Fax  069781169

museo@comune.colleferro.rm.it

www.comune.colleferro.rm.it

FB Museo Archeologico Comunale del Territorio Toleriense

Orari

lunedì mercoledì – venerdì- sabato:  9.00-14.00

martedì – giovedì:  9.00-14:00 e 15:00-18:00

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COSA CONTIENE

Il Museo è ubicato all’interno di una struttura appartenente all’ex opificio B.P.D.  e si articola in cinque principali sezioni tematiche (paleontologia, preistoria e protostoria, periodo arcaico, periodo romano, alto medioevo e medievo) disposte su un unico piano, valorizzate da un sostanzioso apparato didattico ed arricchite da numerosi plastici. Notevole risalto è stato dato alla sezione paleontologica con la ricostruzione spettacolare in scala reale di un Palaeoloxodon antiquus (elefante dalle zanne dritte). Nella stessa sala sono esposti fossili appartenuti alla stessa specie e ad altri animali del Pleistocene medio tra cui quelli del Bos primigenius, dallo scavo del giacimento di Colle Pantanaccio. Le testimonianze della più antica presenza umana, si riferiscono a gruppi di manufatti del Paleolitico inferiore, medio e superiore, fino al Neolitico cui appartengono quelli litici e ceramici provenienti da Colle Rampo un importante sito sul corso del fiume Sacco. Le più rilevanti tappe della protostoria attraversano l’età del Bronzo con testimonianze dal territorio, fino a materiali dell’età del ferro della cultura Laziale, del I millennio a.C.,  da un gruppo di capanne scavate in località Coste Vicoi, ai margini dell’abitato moderno. Per fase arcaica e tardo arcaica del territorio (VI-IV sec. a.C.) sono da segnalare oggetti dell’abitato dei Muracci di Crepadosso (IV chilometro): si tratta di oggetti di uso domestico e materiale votivo da un santuario dedicato ad una divinità femminile. La fervente attività edilizia, conseguenza della colonizzazione romano-latina è documentata da materiali ceramici, epigrafici, numismatici e metallici da abitati e ville rustiche la cui vitalità accertata fino al periodo tardo imperiale. Il passaggio tra tardoantico ed altomedioevo, è documentato dai materiali dei cimiteri paleocristiani di S.Ilario ad Bivium e Paliano, dell’abitato di Colle Cirifalco e dai corredi della necropoli di Casa Ripi. Nella sezione medievale sono conservati, infine, i reperti rinvenuti nelle aree dei castelli del territorio, in particolare dagli scavi del Castello di Piombinara (XII-XVIII secolo) e dell’abbazia di Rossilli.

CENNI STORICI

Presenze remote del territorio risalgono a circa 500.000 anni con due giacimenti del Pleistocene medio che hanno restituito resti fossili di animali: elephas antiquus, bos primigenius, equus (Colle Quartaccio e Pantanaccio). Le testimonianze della più antica presenza umana sono del Paleolitico medio e superiore. Nel Neolitico le alture lungo il corso del fiume Sacco erano occupate da piccoli insediamenti. Nell’Età del Bronzo e nella successiva Età del Ferro si ebbe una capillare occupazione dei luoghi più elevati (Coste Vicoi, Colli di S.Pietro, Muracci di Crepadosso, Casa Ripi). Alcuni di questi villaggi furono abbandonati tra il VI ed il IV sec. a.C., altri divennero grandi villaggi  con aree di culto. Alcuni possono essere identificati con gli abitati storicamente conosciuti come Toleria (Colli di S.Pietro) e Verrugo (Muracci di Crepadosso). In età repubblicana il territorio rientrava nell’Ager Signinus. Alcuni abitati vissero almeno sino al III sec. a.C. (Pantanaccio, Colli S. Pietro, Muracci di Crepadosso), poi ad essi si sostituì una fitta presenza di”ville rustiche” o fattorie, molte delle quali furono attive fino al tardo impero. Il territorio di Colleferro era attraversato in età romana dalla Via Latina, dalla Labicana e da una rete stradale minore. Tra il IV ed il V sec. d.C. ci fu una forte riduzione degli insediamenti ed una concentrazione della popolazione nei centri più grandi. La riconquista del territorio avvenne tra il VII e l’VIII secolo con l’istituzione delle parrocchie rurali (S.Antonino, S.Nicola Piombinara e Casa Ripi). Nel medioevo le vicende del territorio sono legate alla famiglia Conti con l’edificazione dei grandi castelli di Colleferro e Piombinara, distrutti nel 1431. Dopo vari passaggi di proprietà il territorio passò in mano alla famiglia Pamphili. Le vicende della città moderna partono da un nucleo abitativo a ridosso della Stazione FS Segni–Paliano e dello Zuccherificio della Soc.Valsacco. La giovane cittadina di Colleferro crescerà con lo stabilimento di produzione di polveri della Soc. Bombrini Parodi Delfino”, con progetti urbanistici dell’Arch. Michele Oddini e dell’ Ing. Riccardo Morandi, trasformandosi da borgo a centro industriale. Il Comune, istituito il 13 giugno 1935, deve oggi la sua fama allo sviluppo dell’industria per la produzione dei razzi “ARIANE” e “VEGA”.