POLIZIA LOCALE ROMA: OPERAZIONE “LUPANARE” RINVIATO A GIUDIZIO RAPPRESENTANTE LEGALE DI UNA NOTA SOCIETÀ IMMOBILIARE. Decine e decine di immobili disseminati nella Capitale ed una prestigiosa sede in Piazza di Spagna, quelli in possesso di una nota e prestigiosa società immobiliare facente capo ad una prestigiosa famiglia di imprenditori romani.
La gran parte degli appartamenti però, era adibita ad esclusive case di piacere, dove batterie di ragazze di diverse nazionalità, ivi compresi gender, si alternavano nell’esercizio del mestiere più antico del mondo. È quello che hanno accertato gli agenti del Gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale del Corpo di Polizia di Roma Capitale, dopo oltre due anni di complesse indagini (iniziate nel 2015 con il Dirigente Antonio Di Maggio) eseguite anche mediante l’ausilio di intercettazioni telefoniche. Il modus operandi era il medesimo: Le ragazze lavoravano per circa due mesi in un appartamento, pubblicizzando le loro prestazioni su siti di escort e per adulti, per poi spostarsi in un altra zona della capitale (sempre in locali di proprietà dell’immobiliare), rinnovando così continuamente l’offerta ai clienti. Dal proprio canto, la società prestava la propria assistenza, inviando il proprio commercialista in caso di controlli delle forze dell’ordine, che si qualificava peró, come commercialista di fiducia delle ragazze.
Per tali motivi, a conclusione delle attività infoinvestigative, dirette Procura della Repubblica di Roma, questa mattina è stato notificato il rinvio a giudizio a R.F. 41enne rampollo della nota famiglia romana, che dovrà rispondere circa l’impiego effettivo del cospicuo patrimonio immobiliare.
