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Roma, Emanuele Falcetti denuncia l’incuria nella sede del Municipio VII e fa intervenire Striscia la Notizia

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“Ma se il M5S non riesce a gestire neanche la propria “casa” in Piazza Cinecittà 11, come può gestire un intero municipio? E’ quello che succede nella sede di Cinecittà del Municipio VII”. Lo dichiara Emanuele Falcetti dopo aver denunciato l’incuria della sede municipale del VII distretto capitolino, azione per la quale ha contattato anche il famoso tg satirico Striscia la Notizia che ha realizzato un servizio andato in onda ieri, lunedì 30 ottobre 2017 (GUARDA IL VIDEO INTEGRALE A FINE PAGINA).

“Nei giorni scorsi – prosegue Falcetti – ho fatto un accurato giro di perlustrazione all’interno della sede ed all’esterno dell’edificio, lungo i vialetti, ed ho trovato numerose cose che proprio non vanno, situazioni che fanno comprendere lo stato di abbandono di tutto l’edificio e una gestione completamente sbagliata di tutti i servizi.

Innanzitutto, il portone di accesso su Viale Palmiro Togliatti – su decisione del Direttore del Municipio – era stato chiuso dal 10 agosto, quando le forze dell’ordine avevano effettuato lo sgombero di centinaia di abitanti dagli edifici di Via Quintavalle. Così la dirigenza, per paura di una occupazione del Municipio, aveva deciso di chiudere quel portone, accesso importantissimo. Infatti lì si fermano gli autobus, lì ci sono i parcheggi esterni. Veniva così costretta l’utenza e gli stessi dipendenti ad effettuare il giro dell’edificio e accedere dall’ingresso principale, percorrendo molta strada in più. Ma questo è nulla rispetto a quello che abbiamo trovato all’interno.

Camminando sui vialetti ma anche all’interno dello stesso edificio, pensavo di stare ad Ostia. Eh si, perché tutti i cartelli ancora indicano MUNICIPIO X, che oggi è Ostia, e non MUNICIPIO VII, come da accorpamento e riclassificazione dei municipi di Roma.

Soffermandoci sui cartelli, notiamo che il cartello con la freccia indicante l’uscita è sottosopra, perché se posto nel verso giusto, la direzione sarebbe stata al contrario. Non ci sono neanche i fondi per un cartello nuovo? Impossibile.

I posti dei disabili sono occupati dalle vetture dei dipendenti. Gli stessi posti dei disabili non a norma, con misure più piccole rispetto alla normativa. Addirittura le strisce oblique per l’apertura della vettura sono poste al contrario; gli scivoli dei disabili occupati dalle vetture degli stessi dipendenti: accesso negato per loro.

All’interno solo due bagni per l’utenza, non c’è un bar, le macchinette erogatrici quasi sempre vuote. Si potrebbe pensare che non sia importante. Ma pensate al tempo che un dipendente utilizza per andare ad un bagno o a prendere un caffè al bar più vicino, all’esterno.

Ma quello che mi ha più sconcertato è quello che ho visto all’interno dell’edificio. Perché ho capito che lì, in caso di emergenza, non c’è via di scampo. Tutte e dico tutte le uscite di sicurezza chiuse con dei lucchetti!!

L’impianto antincendio, costato moltissimo, non è funzionante. Gli archivi dove si trova la documentazione della cittadinanza sono aperti, con nessun dipendente dentro: tutti possono accedere, leggere e trafugare materiale. E, come se non bastasse, faldoni di documentazione importante sono lasciati nei corridoi, anche quelli alla portata di chiunque voglia impadronirsene.

Ma vedere che al quarto piano, lì dove c’è la Presidente Lozzi, nessuno si era accorto che la verifica dell’estintore era scaduta da più di un anno (e non ho verificato gli altri), è stato un duro colpo.

Ho pensato: ma se scoppia un incendio? L’impianto antincendio non funzionante non da l’allarme, i dipendenti e l’utenza una volta accortisi di tutto iniziano a scappare e trovano le porte chiuse…gli estintori non funzionano perché non revisionati…lascio a voi immaginare cosa potrebbe accadere.

Anche l’impianto elettrico in portineria non è a norma: nel caso in cui si verificasse un allagamento, salterebbe la corrente e non solo, o potrebbe prendere fuoco.

L’ultima pillola difficile da mandare giù, è che sono tornato sul posto la domenica con la troupe di Striscia la Notizia, e amaramente ho visto che non c’è un servizio di vigilanza, si entra ovunque, negli uffici, negli archivi, fino al quarto piano dove ci sono gli uffici della Presidenza, si può trafugare tutto, ma tutto. La domenica non c’è la vigilanza ma è tutto aperto, tutto: anche un pic nic, si potrebbe fare.

Quello che è stato mandato in onda è il servizio di Striscia la Notizia, che ho contattato per denunciare tutto. Insieme, quel giorno, abbiamo visitato ogni luogo. Il giorno dopo già fervevano i lavori per ripristinare tutto.

Come sempre il M5s accampa scuse: la Presidente Lozzi, intervistata, ha sempre giustificazioni, ma la realtà è che non riesce ad amministrare neanche la propria casa. Come possiamo pretendere che riesca ad amministrare un municipio di Roma?

E’ una vergogna che persone incapaci siano state messe a governare un Municipio grande come una città, in completo stallo da ormai un anno e mezzo. La Presidente Lozzi ha promesso che a breve cambierà i cartelli con la scritta municipio X, che poi farà il resto. Ma io mi chiedo, era necessario il mio intervento e quello di Striscia per ripristinare la legalità? Ma un esame di coscienza non sarebbe doveroso? Io continuerò a vigilare anche sul territorio, lo percorrerò strada per strada per verificare la sostituzione dei cartelli che ovunque ancora riportano “municipio X”. Peccato che dall’Ufficio della Presidente Lozzi non si veda il mare.

Emanuele Falcetti

LINK VIDEO: http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/municipio-vii-roma_29451.shtml

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