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Sabato 9 aprile a Colleferro Scalo ci sarà la manifestazione contro gli inceneritori: Rifiutiamoli

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Riceviamo e pubblichiamo.

Da diversi mesi comitati di quartiere, associazioni e singoli cittadini si stanno mobilitando in risposta alla decisione della giunta regionale di estendere l’autorizzazione integrata ambientale (A.I.A) ai due impianti di incenerimento siti nel Comune di Colleferro.

Contro tale provvedimento, che prolungherebbe per molti anni il loro funzionamento, l’Amministrazione comunale di Colleferro, insieme a diversi comitati e associazioni del territorio, hanno intrapreso un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (T.A.R.) del Lazio, contestando l’illegittimità del procedimento di autorizzazione seguito dalla Regione e per impedirne l’approvazione.

Si sta concretizzando, inoltre, la possibilità che i due inceneritori, attivi dal 2002 e collocati nel quartiere di Colleferro Scalo, vengano comprati da Ama -Acea e vadano incontro al “revamping” (cioè al loro ammodernamento) così da poter essere mantenuti in attività per altri anni, anche decine.

Questa eventualità diventa sempre più concreta anche grazie ad una politica nazionale sconsiderata che, con l’art. 35 dello Sblocca Italia, incentiva la costruzione di nuovi impianti di incenerimento, a cui viene attribuita una funzione strategica, al fine di far venir meno il principio di autosufficienza dello smaltimento dei rifiuti a livello regionale. Secondo questo criterio scellerato, a Colleferro, continueremo a bruciare rifiuti provenienti da altrove, mantenendo lo stesso ciclo dei rifiuti al quale ci siamo sempre opposti.

Tutto questo accade all’interno del perimetro Sito di bonifica di Interesse Nazionale (SIN) Valle del Sacco, tra i più estesi d’Italia, nel territorio che ha visto i responsabili dell’ex Consorzio Gaia S.P.A. protagonisti di un processo penale per smaltimento illecito di rifiuti.

Un territorio tristemente noto, sotto il profilo sanitario, anche per l’allarmante fotografia tracciata dalla ricerca epidemiologica. Sono ben 8 gli studi epidemiologici condotti, tra cui Sentieri ed ERAS (peraltro finanziati  dalla stessa regione Lazio) che imputano agli inceneritori l’aumento del numero dei ricoveri ospedalieri per malattie polmonari e bronco-polmonari cronico ostruttive.

Per questo territorio tremendamente vessato dal punto di vista sanitario e ambientale chiediamo la moratoria delle emissioni e la chiusura immediata degli impianti antieconomici ed obsoleti, in favore di una politica ambientale più sostenibile, priva di impatti sul territorio e soprattutto a tutela della salute dei cittadini e dell’intero ecosistema nel quale vivono.

Per questi motivi, Sabato 9 Aprile 2016, daremo vita ad una grande manifestazione, che partirà alle ore 14:30 dal piazzale di Colleferro Scalo e attraverserà tutta la città. Vogliamo far capire a chi, dall’alto, prende le decisioni per questa Valle che noi non siamo disposti a cedere.

Cittadini, scendiamo in piazza per un futuro migliore, scendiamo in

piazza per poter consegnare ai nostri figli un territorio diverso, che traendo insegnamento dal passato, si riscatti.

 Associazioni, Comitati e Cittadini aderenti alla campagna “Rifiutiamoli! Basta inceneritori!”

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