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Progetto Anagni: il gruppo consiliare analizza punto per punto la situazione sanitaria locale

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PROGETTO ANAGNI: STAVOLTA IL GRUPPO CONSILIARE CONFUTA PUNTO PER PUNTO LA SITUAZIONE SANITARIA LOCALE

“L’incontro tra l’assessore regionale Mauro Buschini ed il sindaco Fausto Bassetta avvenuto giovedì scorso 10
Agosto al quale abbiamo ritenuto opportuno non partecipare, conferma purtroppo tutte le nostre preoccupazioni. Al momento di assicurare il nostro fondamentale appoggio all’elezione di Fausto Bassetta, avevamo definito con gli alleati un percorso politico da intraprendere ed una serie di risultati amministrativi da raggiungere.

Appare chiaro che alcuni hanno dimenticato una parte fondamentale di quegli impegni. Altri dimostrano di non esserne stati informati. O peggio ancora di non voler fare la loro parte. Ricordiamo allora quel percorso e quei risultati che ci eravamo impegnati a raggiungere. Lo ricordiamo a noi stessi, alla città, al sindaco ed ai nostri alleati di allora e di oggi, ai quali confermiamo il nostro sostegno. Ribandendo però che la pazienza non è illimitata.

DEGENZA INFERMIERISTICA

Due settimane fa la Asl ha aperto il reparto di Degenza Infermieristica nell’ospedale di Anagni. Non è un reparto di Ospedale. Infatti, non prevede la presenza di medici. Al suo interno agiscono solo infermieri e durante la giornata passano i medici di famiglia per visitare i loro pazienti.

Le norme dicono che la degenza infermieristica rappresenta un servizio specifico della Casa della Salute e non degli ospedali.

Le esperienze fatte nella Case della Salute di Pontecorvo confermano che quella struttura non risolve in nessun modo il sovraffollamento dei Pronto Soccorso degli ospedali. Perché la loro funzione è un’altra.

L’atto aziendale attualmente in vigore approvato con Decreto del Commissario ad Acta 1 aprile 2015, n. U00134 stabilisce che: “Per quanto riguarda il Presidio di Anagni, a seguito di interlocuzione con la Regione, è stato formulato un piano di riorganizzazione delle attività, dei servizi e delle prestazioni che prevede, in sintesi: un poliambulatorio specialistico, una postazione per gli screening oncologici, un centro dialisi, un laboratorio analisi per le emergenze, una radiologia dotata di sistemi di teleconsulto e telediagnosi, l’attivazione del day service, della day surgery e della chirurgia ambulatoriale, un punto di primo intervento (PPI) h24 con posti letto di OBI e un centro per la sorveglianza sanitaria ed epidemiologica sulle problematiche della Valle del Sacco.”

Gli impegni che erano stati assunti con Progetto Anagni, nel momento in cui tre anni fa decidemmo di dare il nostro fondamentale appoggio per l’elezione di Fausto Bassetta erano altri.

POLIAMBULATORIO SPECIALISTICO

Era stato promesso un Poliambulatorio Specialistico. La promessa non è stata mantenuta.
In questi tre anni non c’è stato l’incremento dell’offerta ambulatoriale. Al contrario delle promesse è sottoutilizzato il servizio di Gastroenterologia: non vengono effettuati esami endoscopici che prevedano biopsie o sedazione. Il motivo è che manca un anestesista. Sarebbe bastato destinarne uno, alcune ore a settimana, per ottenere quanto promesso.

Era stata promessa la riattivazione degli ambulatori di Ortopedia, Otorino e Pediatria. La promessa non è stata mantenuta. Tutt’altro: c’è stata la recente chiusura dell’ambulatorio di angiologia per pensionamento del medico.

POSTAZIONE SCREENING ONCOLOGICI

Ci eravamo impegnati all’attivazione di percorsi per lo screening del tumore della cervice uterina, del tumore del colon retto e del tumore della mammella. Un importante supporto è arrivato dalla recente “donazione” di un mammografo. Nonostante questo, si sta riuscendo a sottoutilizzarlo: perché la Asl non fa fronte alla carenza di medici radiologi.

CENTRO DIALISI

E’ la dimostrazione che se si investe, il presidio di Anagni ha ottime potenzialità. Abbiamo ottenuto un miglioramento delle prestazioni nel Centro Dialisi: l’incremento dell’attività nel 2016 è stato pari al 15% circa. È l’unico centro del genere in tutta la ASL Frosinone ad ottenere un incremento dei risultato.

LABORATORIO ANALISI PER LE EMERGENZE

Ci eravamo impegnati ad ottenere un centro prelievi. La realtà è che oggi il laboratorio garantisce eventuali urgenze dalle ore 8.00 alle ore 16.00, nei giorni feriali. Dopo tale orario i pazienti che necessitano di esami ematici urgenti vengono dirottati presso l’ospedale di Frosinone. Il personale è ridotto a due tecnici. Invece di ampliare l’offerta, a dicembre 2015 abbiamo subito il trasferimento di un operatore: una scelta che ha determinato la sospensione delle reperibilità festive e del servizio sino alle ore 20.

RADIOLOGIA

La TAC è rotta da oltre un anno e mezzo e non è riparabile. L’ecografo è tecnologicamente superato: è una tecnologia di 17 anni fa quando in media ogni due anni si ha un significativo aggiornamento tecnologico, con migliori risultati e migliore affidabilità degli esami.

Lo stesso discorso vale per l’apparecchio per la radiologia convenzionale: vetusto e spesso rotto.

C’è un solo medico radiologo presente, spesso a giorni alterni, perché chiamato a prestare servizio presso l’ospedale di Frosinone.

Il sistema di teleconsulto e telediagnosi non sono mai stati attivati.

Ci sono località dell’entroterra africano dotate di tecnologie più moderne di quelle ferme nell’ospedale di Anagni. DAY SERVICE, DAY SURGERY E CHIRURGIA AMBULATORIALE. Mai attivati, nonostante gli impegni e la presenza di due nuove sale operatorie, nonostante l’acquisto di nuovi ferri chirurgici per una spesa di circa 4000 euro

PPI PUNTO DI PRIMO INTERVENTO

Il servizio è sottoutilizzato per la carenza funzionale dei servizi di supporto, quali radiologia e laboratorio analisi.

DEGENZA INFERMIERISTICA

Non era nei patti, non era prevista, non è stata chiesta da nessuno. Non è un reparto ospedaliero, non prevede la presenza di medici ospedalieri.

E’ un posto in cui i nostri bravi medici di famiglia passano durante la giornata per visitare i loro pazienti, affidati ad un infermiere.

Non è una struttura in grado di rispondere alle esigenze di cura e di salute di cui invece ha disperato bisogno il territorio.

IL NUOVO ATTO AZIENDALE

Il nuovo Atto Aziendale della ASL Frosinone, non ancora trasformato in DCA, prevede l’inserimento del Presidio sanitario di Anagni in un Presidio Ospedaliero Frosinone-Alatri-Anagni , con un’area di emergenza gestita dal PS di Frosinone.

E’ chiaro che senza servizi, quali radiologia e laboratorio, appare difficile anche al più bravo dei medici, dare assistenza in condizioni di emergenza. Come fa, fosse pure il più bravo dei medici, a fare una diagnosi nell’ospedale di Anagni se non ha una Radiologia ed un Laboratorio Analisi?

Nemmeno è possibile parlare di emergenza senza un’area di degenza, tipo reparto di medicina generale sopra un Pronto Soccorso.

LA CRUDA VERITA’

La cruda verità è che non arriveranno mai nuovi macchinari al servizio della futura Area di Emergenza.

Ogni possibilità è svanita con l’atto deliberativo N° 789 del 23 maggio 2017 della ASL Frosinone, in cui il finanziamento della Regione Lazio di 2 milioni di euro, per aggiornamento tecnologico dell’area dell’emergenza, prevede zero euro stanziati per il presidio di Anagni.

Siamo ancora in attesa della vendita della ex-clinica al miglior offerente.

L’attuazione di quanto riportato sull’atto aziendale rappresentava il punto di partenza, il nucleo base, da cui ricostruire una degna assistenza sanitaria nel nord della Provincia, e quanto poi richiesto nella delibera consiliare votata da 9 comuni ne ha rappresentato l’evoluzione.

Tuttavia ben poco è stato realizzato dell’atto aziendale, che ricordiamo è un DCA e quindi una legge regionale. Mai è stata presentata la delibera consiliare a Zingaretti e mai si è avuta risposta.

IL SINDACO E LA REGIONE

Progetto Anagni ribadisce le sue perplessità di fronte ai risultati che questo sindaco non sta ottenendo e che questa Regione non sta contribuendo a portare.

Accordammo il nostro appoggio a Fausto Bassetta perché ci venne garantito che sarebbe stato un interlocutore privilegiato per la Regione Lazio. Ma questo – non solo per colpa sua – non è avvenuto.

La dimostrazione sta nel fatto che non si sono ancora viste le risposte certe ed immediate, da parte di Zingaretti, ai bisogni di assistenza sanitaria della popolazione dell’area nord della provincia, per evitare che i nostri “cittadini malati” debbano sentirsi invisibili e dimenticati.

Non possiamo pertanto accettare che la regione si presenti ad Anagni con un banalissimo reparto da Casa della Salute presentandolo come se fosse un Policlinico. E non possiamo accettare che il sindaco si presti a questa presa in giro alla città.

Il suo silenzio è motivo di preoccupazione. Lo invitiamo a rompere questo silenzio, dicendo finalmente parole chiare sugli impegni che prendemmo e non sono stati ancora rispettati. E che ci siamo premurato di ricordare in queste righe

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