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Ospedale di Anagni, cittadini compatti alla manifestazione del 10 giugno: previste iniziative per richiedere i servizi

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La manifestazione di sabato 10 giugno u.s., organizzata dal Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni, ha in primo luogo dimostrato quanto i cittadini abbiano a cuore il loro Ospedale e intendano, senza ripensamenti, mettere in atto tutte le iniziative necessarie per raggiungere gli obiettivi all’ordine del giorno.

Nonostante l‘ imprevedibile, immotivato e sorprendente divieto della Questura di Frosinone di usare l’ amplificazione, giunto poco prima dell’ inizio, la manifestazione è stata avviata con la determinazione di svolgerla fino in fondo da parte degli organizzatori e dei cittadini presenti, anche se con indubbio disagio per tutti.

I punti essenziali esposti negli interventi sono stati  i seguenti:

1- Il nodo centrale della situazione è rappresentato  dall’ Atto Aziendale che riguarderà il programma  sanitario da realizzare  nella  provincia di Frosinone. E’ in via di definizione o è stato  approntato e già  firmato? I cittadini  debbono sapere  che  cosa   prevede per l’ Ospedale di Anagni, quali servizi saranno destinati alla nostra struttura. Servizi che i cittadini hanno già pagato.

2- Quale programma di utilizzo  prepara  l’ Azienda  ASL  per l’ apparecchiatura  di eccellenza destinata alla  mammografia, per estendere al meglio l’ opera di  prevenzione del cancro al seno?  Acquistata e donata all’Ospedale  da  BancAnagni, da altri privati, con un contributo del Comune  e dei cittadini stessi; anch’ essa è stata già   pagata dai  cittadini e rappresenta un’ opportunità per  creare ad  Anagni un Centro di Prevenzione, capace di  rispondere ad un numero molto elevato di richieste, della popolazione della zona nord, di diagnosi  precoci e di terapie  mirate. Considerando che quattro ospedali della provincia sono stati dotati dello stesso macchinario a spese della Asl (cioè di tutti noi contribuenti), sarebbe un’ulteriore beffa se l’Asl non mandasse i radiologi per il suo funzionamento, mandandoli invece solo negli altri ospedali.

3- L’ importante iniziativa del sindaco di Sgurgola, Antonio Corsi,  che ha riferito  di  aver  presentato alla Camera dei Deputati,  tramite il suo gruppo  politico, un’interrogazione al Ministro della  Salute sulla drammatica  situazione  sanitaria dell’ Ospedale  di Anagni e del   territorio.   L’ Atto è un’ interrogazione a  risposta scritta che attendiamo di leggere.  Esso potrebbe promuovere  l’ adesione e il sostegno di altri gruppi politici con positivi  risultati. Il testo lo riportiamo in calce al presente comunicato.

Infine,  i cittadini  presenti hanno aderito alla proposta, venuta da molti degli intervenuti, di organizzare   una  manifestazione  alla  Regione  Lazio, in tempi possibilmente  brevi, per ribadire le  richieste di assicurare l’ assistenza sanitaria  di Soccorso ed  Urgenza, oggi  assente, in un territorio, caratterizzato anche da  emergenze  dovute a patologie  accertate, derivanti dal grave degrado ambientale.

Il COMITATO  “ SALVIAMO  L’ OSPEDALE DI  ANAGNI “

 

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16888

presentato da

ARTINI Massimo

testo di

Giovedì 8 giugno 2017, seduta n. 811

ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS, SEGONI e TURCO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
la situazione dell’ospedale di Anagni è allarmante e quanto finora è rimasto in funzione per fornire ai cittadini un servizio ai limiti minimi dell’assistenza di base rischia la chiusura;
la quotidiana destinazione dei rimanenti spazi disponibili alla realizzazione del distretto sanitario territoriale sottrae a quello che residua dei servizi dell’ospedale le ultime risorse;
occorrerebbe inoltre spiegare ai cittadini che cosa è e come verrà organizzato l’«ospedale ambientale» e in quale delibera regionale sia riportato il finanziamento di 1 milione 600 mila euro per la sua realizzazione (tanto è dovuto in rispetto ai princìpi di collaborazione democratica e di trasparenza nelle scelte e nelle decisioni);
i cittadini di Anagni e della zona nord della provincia di Frosinone, il sindaco e i consiglieri comunali di Anagni, i sindaci dei comuni del territorio firmatari della delibera di riattivazione dell’ospedale di Anagni, il presidente della provincia, il presidente della regione Lazio e li assessori alla salute e all’ambiente e il direttore generale della Asl di Frosinone, nonché i rappresentanti sindacali e dei partiti e dei movimenti politici chiedono che l’ospedale possa fornire assistenza alla popolazione e soddisfare le reali esigenze di soccorso prevedendo:
un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri;
un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all’emergenza-urgenza;
una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery;
una unità operativa di anestesia e sala operatoria;
un servizio di radiologia per indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete allo specialista di turno;
un servizio di laboratorio per indagini laboratoristiche in pronto soccorso –:
se il Governo sia a conoscenza della situazione dell’ospedale di Anagni e se si intenda promuovere, anche tramite il commissario ad acta per l’attivazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, una verifica in ordine alla situazione sanitaria del suddetto ospedale. (4-16888)

 

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