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Crisi Formalba, Comunisti Castelli Romani: “Scandalosa operazione di svendita”

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

In questi giorni stiamo assistendo al gran finale del fallimento Albafor-Formalba. Il Partito Comunista dei Castelli Romani aveva denunciato 2 anni fa la gravità della situazione, mentre il Sindaco e i consiglieri comunali di Albano continuavano a ripetere sui giornali che non c’era alcun problema e che avrebbero fatto ricorso contro la decisione della Sezione Fallimentare del Tribunale di Velletri. Avevamo ragione noi.

La situazione è drammatica e i lavoratori Formalba, che non vedono alcuna retribuzione da oltre sette mesi, hanno indetto nel mese di maggio numerose giornate di sciopero e di mobilitazione per cercare di salvare la formazione professionale pubblica nella provincia di Roma.

Il Partito Comunista dei Castelli Romani aveva indicato chiaramente l’unica soluzione percorribile: un intervento diretto della Regione Lazio e della Città metropolitana di Roma per rilevare con una loro società la formazione professionale e lasciare il debito a chi l’ha fatto (Marini, Mattei e l’indecente classe politica di Albano che ha distrutto la società Albafor nel 2009 con l’assunzione clientelare di 34 parenti di primo grado, oltre altrettanti portaborse, autisti, trombati ed amanti).

Il Presidente della Regione Lazio Zingaretti non si è assunto alcuna responsabilità per un intervento diretto della Regione al fine di rilanciare la formazione professionale pubblica, non ha discusso del problema nel Consiglio Regionale, non ha neppure convocato ufficialmente i sindacati e i lavoratori nella VII Commissione che si occupa della formazione professionale.

La Regione Lazio ha cercato di scaricare il problema sulla Città metropolitana di Roma e sui Sindaci dei comuni in cui Formalba ha le sedi (Albano, Velletri, Marino, Pomezia, Colleferro, Valmontone) convocando per il giorno 25 maggio una apposita riunione con i Sindaci e i Segretari comunali.

Al tavolo si sono presentati solo il Sindaco di Albano, il delegato all’istruzione del Comune di Valmontone e il vice-segretario della Città Metropolitana di Roma. Tutti gli altri convocati non hanno ritenuto né di partecipare, né di delegare alcuno, né tanto meno di avvertire della loro assenza. E’ chiaro, quindi, il completo disinteresse dei Comuni e della Città Metropolitana di Roma a rilanciare la formazione professionale pubblica nella provincia di Roma.

In passato, situazioni di crisi analoghe sono state affrontare e risolte dalle Province (Frosinone, Latina e Rieti). Oggi purtroppo la Città metropolitana di Roma è amministrata (si fa per dire) dai 5 stelle (Raggi e Fucci), che quotidianamente sui problemi veri dimostrano la loro assoluta incapacità e inconsistenza. Purtroppo i problemi seri come quello del fallimento Albafor-Formalba non si risolvono con qualche battuta sui social, ma con scelte amministrative responsabili. Il curatore fallimentare sta procedendo speditamente verso la chiusura del fallimento Albafor, organizzando la svendita della società Formalba.

Al tavolo regionale il Sindaco di Albano Marini ha affermato che il curatore fallimentare della società Albafor lo ha informato di aver ricevuto una proposta di acquisto vincolante da parte di una società (“misteriosa”) e che a breve avrebbe provveduto ad avviare le previste procedure di evidenza pubblica dell’offerta ricevuta (in pratica una gara per verificare l’esistenza di una offerta migliore). In fondo il lungimirante progetto del Sindaco Marini, votato dall’indecente Consiglio Comunale di Albano, di svendita della società Formalba sta andando in porto.

E’ veramente squallido vedere la formazione professionale finanziata con i soldi pubblici diventare oggetto di speculazioni e sperperi da parte di congreghe e lobby religiose, sindacali o politiche. La scuola e la formazione professionale devono essere pubbliche!!!

Dalle informazioni che come Partito Comunista abbiamo raccolto, piuttosto che un’operazione di vendita siamo di fronte ad una bruttissima operazione di svendita di una società pubblica che fornirà ad un privato (ad oggi ancora misterioso) la possibilità di accreditamento per l’accesso ad almeno 6 milioni di euro l’anno di finanziamenti pubblici per la formazione professionale (60 milioni di euro nel prossimo decennio). Mentre il valore di avviamento della società Formalba era stimato nel bilancio depositato in 3.442.812 euro, persone “ben informate” ci hanno anticipato che la cifra offerta dalla “misteriosa” società per l’acquisto di Formalba si aggirerebbe solo sui 300.000 euro.

Il Partito Comunista dei Castelli Romani continuerà a denunciare questi scandali e a vigilare per fermare la distruzione della cosa pubblica.

Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede al Presidente della Regione Lazio Zingaretti e al Sindaco della Città Metropolitana di Roma Raggi di intervenire urgentemente per rilevare e rilanciare la formazione professionale della provincia di Roma.

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