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Comitato a difesa dell’Ospedale di Colleferro, manifestazione pubblica il 25 marzo a Tivoli

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Il Comitato libero “A Difesa dell’Ospedale di Colleferro” – Coordinamento territoriale sabato 25 marzo 2017 sarà a Tivoli, sotto l’ospedale San Giovanni, per manifestare e difendere gli ospedali e il diritto alla salute. La partecipazione è libera e pertanto possono intervenire Rappresentanti istituzionali, Comitati, Associazioni e Cittadini.

Da Colleferro si parte alle 9.30 dal piazzale della piscina (automuniti) tutti insieme per raggiungere Tivoli. La manifestazione è promossa dall’Assemblea di Tivoli, Subiaco, Palestrina e Colleferro di CittadinanzAttiva – Tribunale dei Diritti del Malato per dire basta a tagli e penalizzazioni alla ASL RM G in un territorio di oltre 500 mila abitanti.

Le carenze più volte portate all’attenzione dei Sindaci, dei vertici aziendali e in Regione, ma che ancora non hanno trovato soluzione, sono la perdita di centinaia di posti letto; l’assenza del medico a bordo delle ambulanze; nessun Pronto Soccorso dispone di una risonanza magnetica nucleare; la ridotta attività delle sale operatorie; la carenza del personale medico e infermieristico; i carichi di lavoro eccessivi; il sistema di collegamento  informatico con il Policlinico Umberto I° per il trattamento dell’emergenza per l’ictus cerebrale funziona solo con il DEA di Tivoli e non nelle altre realtà ospedaliere nonostante i macchinari siano acquistati da anni; le liste di attesa per visite specialistiche ed esami strumentali sono lunghissime, obbligando spesso i cittadini a rivolgersi alle strutture private. Mancano anestesisti rianimatori, cardiologi, ortopedici, laboratoristi, radiologi e l’unica emodinamica funziona solo 12 ore al giorno. 

“Per quanto riguarda il nostro impegno sempre attento su Colleferro siamo in attesa delle conclusioni del Consiglio comunale straordinario del 16 febbraio 2017, convocato su richiesta delle opposizioni,  per votare un atto di indirizzo a favore del rilancio dell’ospedale L. P. Delfino, affermano i rappresentanti del Comitato.

Purtroppo, dobbiamo dirlo con rammarico, mancano forme di collaborazione e canali di informazione ad ogni livello e quindi le nostre segnalazioni sulla reale situazione dell’ospedale e dei servizi saranno sicuramente parziali.

La Nuova Ala è priva di un progetto nonostante le potenzialità della struttura. Non conosciamo il parere dei Sindaci sul Nuovo Atto Aziendale e sull’ipotesi di accorpamento della ASL RM 5.

Abbiamo inoltrato al Consiglio comunale 500 firme, raccolte dal Comitato tra dicembre e febbraio, per votare una deliberazione consiliare sul potenziamento dell’ospedale, ma sembrano alquanto ignorate dal Consiglio tutto.

Praticamente i diversi reparti sono privi di primari, di personale medico, infermieristico e continuano a restare chiusi Laboratorio analisi, Emotrasfusionale, Anatomia patologica, Nefrologia, Dialisi, Radiologia, la Neurologia.

Il nosocomio L. P. Delfino di Colleferro, costruito nel 1934, è stato un forte “collante” territoriale per la nostra gente che ora rischia, immotivatamente, lo sgretolamento. Nel 2015 ha perso 4 reparti materno- infantili e ad oggi i 12 Sindaci firmatari del ricorso non hanno ancora richiesto al Tar Lazio di fissare l’udienza. Se abbandonano la battaglia legale e politica restiamo soli a chiedere la sentenza di merito.

I servizi sostitutivi promessi dalla Regione Lazio, dalla Cabina di regia e dai Comuni sono solo una promessa.

Inoltre non va dimenticato che la questione sanitaria è strettamente collegata con quella ambientale, altrettanto critica, e saremo sempre presenti e vigili pe cercare risposte per i cittadini che si preoccupano del loro stato di salute e della qualità dei servizi di cura, concludono i rappresentanti del Comitato”.

Comitato libero “A difesa dell’ospedale di Colleferro” – Coordinamento territoriale

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