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Patrica, Sindaci della Valle del Sacco ed esperti riuniti contro l’inquinamento: troppi tumori e infarti

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La percentuale di infarti che colpisce i residenti della Valle del Sacco è più alta della media. Questo è solo uno degli allarmi lanciati dagli esperti riuniti a Patrica per discutere dei metodi per contrastare smog e inquinamento della zona. I sindaci, insieme a medici ed esperti, si sono ritrovati per decidere misure atte a reprimere questi fenomeni che connotano in maniera negativa la nostra zona.

Molti parlano di rischio infettivo, ma la pneumologa Teresa Petricca è andata oltre: “Siamo già malati: c’è un’emergenza sanitaria“. Questa in sintesi la situazione della Valle del Sacco. Il fiume che attraversa le zone della provincia di Roma e quella di Frosinone assume colori sempre più inquietanti e i valori delle polveri sottili nell’aria sono sempre più alti. I Sindaci del comprensorio si riuniscono periodicamente per contrastare smog e inquinamento derivanti da anni di malgoverno e da industrie private che hanno smaltito rifiuti in maniere poco ortodosse.

I rischi sanitari da inquinamento della valle del Sacco: questo il titolo del convegno svoltosi ieri al castello Colonna di Patrica, in Ciociaria. A organizzare il meeting è stata l’associazione culturale “Città e dintorni: la politica e il buon Governo”. Era stata invitata anche la Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ma non si è presentata. Sconforto generale per questa pesante assenza. L’incontro è stato moderato dal Presidente dell’Ordine dei medici: Fabrizio Cristofari. Ha sottolineato la centralità dell’iniziativa atta a conoscere meglio i rischi derivanti dall’inquinamento e la volontà della categoria di cui è esponente ad assumere un ruolo importante per il futuro della zona. Tra i rappresentanti delle Amministrazioni, erano presenti anche il Sindaco di Patrica, Lucio Fiordalisio, il Consigliere Regionale, Marino Fardelli, e il presidente della Provincia, Antonio Pompeo.

La cardiologa Maria Cristina Volponi, in un suo intervento, ha espresso parere positivo sulla scelta del Sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, di chiudere le scuole il 23 gennaio. La giornata ecologica ha riscosso consensi anche dai medici di famiglia della provincia di Frosinone. La cardiologa ha spiegato ai presenti gli effetti prodotti dall’inquinamento del fiume Sacco provocati da betaesaclorocicloesano. Ha citato lo studio del dipartimento epidemiologico del Lazio, spiegando come le persone più vicine al corso d’acqua siano quelle più esposte. Ha spiegato l’aumento della mortalità derivante da tumori e la stretta connessione tra l’incremento del pm10 e il numero degli infarti. Non a caso, la zona della Valle del Sacco è una di quelle che più hanno subìto questo problema.

Teresa Petricca, esponente dell’associazione medici di famiglia per l’ambiente, ha ricordato che il monitoraggio su 4.000 pazienti ha dimostrato un’alta incidenza di asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva. Si è inoltre stupita della difformità di vedute tra Italia e altri enti quali l’UE o l’OMS, che attribuiscono valori limite differenti alle polveri sottili. Per lei sarebbe bastato imporre dei limiti di legge più bassi per evitare quelle che ha definito “morti legali”. Ha infine annunciato un monitoraggio di dieci anni sui pazienti, con la collaborazione della Regione Lazio.

L’oncologo Giovanni Mansueto ha illustrato le conseguenze sulla popolazione per quanto concerne la situazione dei tumori. La diffusione del cancro nella zona della Valle del Sacco è superiore del 5% rispetto alla media. Si sta inoltre modificando la maniera in cui i tumori si sviluppano a causa della pressione degli inquinati. Un altro dato da non trascurare è che sono colpite anche le fasce di popolazione più giovani.

Questi dunque i temi centrali del ricco dibattito avvenuto a Patrica. Medici, esperti e Sindaci riuniti hanno discusso della tremenda situazione legata all’inquinamento locale. Adesso non resta che attendere le decisioni ufficiali per contrastare con fermezza il fenomeno.

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