Cronaca

Catturato a Milano l’evaso dal carcere di Rebibbia a ottobre

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ROMA. CATTURATO HASANBELLI MIKEL DETTO “ERION”, EVASO NELL’OTTOBRE SCORSO DAL CARCERE DI REBIBBIA.

Nella tarda serata di ieri, a seguito di specifica attività d’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, agenti della Polizia di Stato della squadra mobile di Milano e Roma, nonché del NIC della Polizia Penitenziaria di Milano e Roma, hanno fatto irruzione all’interno di una villetta di tre piani ubicata a Luisago (CO), catturando HASANBELLI Mikel detto “Erion”.

HASANBELLI era latitante in quanto destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 9 novembre 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Milano, dovendo scontare la pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione per associazione per delinquere, traffico di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.

Le indagini sono iniziate in seguito all’evasione di HASANBELLI la notte del 27 ottobre 2016, insieme ai connazionali BASHO Tesi e PERE Ilir, dalla casa circondariale “Rebibbia” di Roma, durante la quale i tre albanesi, dopo aver segato le sbarre della finestra della loro cella, hanno raggiunto il muro di cinta, calandosi con delle lenzuola annodate.

Le attività, condotte anche con una notevole mole di intercettazioni sia nella sfera familiare che nella cerchia criminale di HASANBELLI Mikel, si sono protratte ininterrottamente,  permettendo di risalire ai soggetti che hanno supportato la latitanza del fuggitivo e consentendo di individuare il luogo in cui si nascondeva.

Al momento dell’arresto, HASANBELLI è stato trovato in possesso di una carta di identità e di una patente di guida romene intestate a DUBALA Georgel,  risultate contraffatte.

Oltre ad HASANBELLI, all’interno dello stabile sono stati identificati alcuni parenti del latitante, tra cui il cugino KARARAJ Enver , il quale, a seguito di perquisizione domiciliare della sua abitazione di Concagno (CO), è stato trovato in possesso di 1,100 kg di cocaina e 950 euro ritenuti di provenienza illecita, nonché, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di una carta di identità  e di una patente di guida romene intestate a COLICI Constantin,  risultate contraffatte.

La parabola criminale di HASANBELLI Mikel inizia il 19 agosto 2000 allorquando il padre Aqif venne assassinato presso un ospedale di Tirana nell’ambito di una faida tra la famiglia HASANBELLI e la famiglia NOGA.

Nel 2002 ad Anversa (Belgio) HASANBELLI Mikel ed il fratello maggiore HASANBELLI Geron detto “Genti” si vendicarono ed uccisero uno degli esecutori dell’omicidio del padre, CELA Julian, altresì ferendo gravemente NOGA Kassander.

Per l’omicidio HASANBELLI è stato condannato nel 2009 all’ergastolo dal Tribunale di Fier, pena poi ridotta a 25 anni di reclusione col rito abbreviato.

Nel corso degli anni, HASANBELLI è stato indagato diverse volte, sia dalla Guardia di Finanza (2009) che dalla Polizia di Stato (2012) e dai Carabinieri (2013), per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed allo sfruttamento della prostituzione.

Nel 2012 la Corte d’Appello del Tribunale di Valona ne conferma la condanna a 25 anni di reclusione.

Nel 2014, mentre è detenuto in Albania nel carcere di Peqin, è stato raggiunto da mandato di cattura internazionale, a seguito del quale il Tribunale di Fier ha concesso all’Italia l’estradizione, che viene però sospesa in attesa dell’espiazione della pena inflittagli per i fatti di Anversa; nel luglio 2015 la Corte di Cassazione albanese ha accolto il ricorso dei suoi legali, rimandando il caso alla Corte d’Appello di Valona perché giudichi nuovamente su quei fatti.

Il 4 agosto 2015 HASANBELLI Mikel detto “Erion” viene estradato dall’Albania in Italia ed arrestato presso l’aeroporto di Fiumicino in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal locale Tribunale ordinario per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed allo sfruttamento della prostituzione; lo stesso giorno viene associato alla Casa Circondariale “Rebibbia” di Roma, da cui è evaso la notte del 27 ottobre 2016.

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