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Castelli Romani, la nota del PCI su Volsca Ambiente SPA

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Marino, Sagra a Pagamento: il PCI denuncia vuoto culturale e incapacità amministrativa

Riceviamo e pubblichiamo:

Continua il disastro delle società partecipate del Comune di Albano Laziale.
Dopo il fallimento di Albafor, che ha accumulato perdite gigantesche per oltre 5 milioni di euro, anche la società partecipata “Volsca Ambiente SPA” va verso il fallimento.
La gestione Mattei-Marini si sta rivelando come una vera catastrofe per il comune di Albano, i cui cittadini rischiano di dovere pagare le gestioni folli, clientelari e sconsiderate delle due fenomeni (Mattei per il centrodestra, Marini per il centrosinistra).
La storia del fallimento della Volsca è molto lunga.
L’8 marzo 2010 la sezione fallimentare del Tribunale di Velletri ha dichiarato aperta la procedura di concordato preventivo per la società partecipata “Volsca Ambiente SPA”, in quanto “è provato che la società versa in una condizione di impotenza patrimoniale che non le consente di fronteggiare le azioni esecutive dei creditori e il regolare svolgimento della propria attività”. Nell’atto del Tribunale di Velletri è sottolineato che “…la costituenda società conceda ipoteca ipotecaria a favore della massa di creditori”.
In sintesi, la sezione fallimentare del Tribunale di Velletri ha accettato l’ipotesi di concordato preventivo per la vecchia società “Volsca Ambiente SPA” vincolandolo però la nuova società partecipata “Volsca Ambiente e Servizi SPA” all’ipoteca del pagamento dei debiti della old-company.
Quindi, tutti i debiti insoluti della old-company “Volsca Ambiente SPA” dovranno essere onorati dalla new-company “Volsca Ambiente e Servizi SPA”, di cui sono proprietari i Comuni di Albano Laziale (46,517%), Velletri (46,520%), Lariano (6%) e Anzio (0,963%).
Nell’ultimo bilancio depositato relativo al 2011 i debiti della società “Volsca Ambiente SPA” ammontavano a 25.194.487 euro, a fronte di crediti e liquidità per 15.080.0950 euro. Al netto dei crediti, la situazione debitoria ammontava a circa 10 milioni di euro.
Questo macigno, eredità della gestione Mattei, è stato accuratamente taciuto dal Sindaco Marini che nella relazione sullo stato delle società partecipate del 31/03/2016 in merito allo stato disastroso della “Volsca Ambiente SPA in liquidazione e concordato preventivo” non dice nulla.
Come sempre i consiglieri comunali di Albano della maggioranza di affari (PD-PSI-SEL-Rifondazione e altri) e dell’opposizione (Forza Italia-Fratelli d’Italia-Liste civiche battistellizzate ed ex cinque stelle) non si sono accorti di nulla e da loro la cittadinanza non potrà attendersi alcuna informazione.
Solo il Partito Comunista dei Castelli Romani, l’informazione libera e qualche onesto cittadino stanno conducendo una battaglia contro il malaffare, il clientelismo e la parentopoli centrato sulle società partecipate del Comune di Albano.
A far scoppiare lo scandalo è stata la Banca Popolare del Lazio, che è in attesa dal 2009 di riavere il 65% del prestito concesso alla “Volsca Ambiente SPA” pari a 1.036.966,18 euro. La Banca Popolare del Lazio ha chiesto al Tribunale di Velletri il fallimento della “Volsca Ambiente SPA” e la rivalsa nei confronti della new-company, la “Volsca Ambiente e Servizi SPA”, come specificamente previsto dall’atto sul concordato preventivo emesso dal Tribunale di Velletri.
Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede un intervento della magistratura per avere trasparenza sull’ammontare del debito della vecchia Volsca (che potrebbe arrivare fino a 10 milioni di euro) e un’indagine sui bilanci depositati dalle due società (old-company e new-company) in quanto risultano mancanti tutti i ricavi relativi al 2010 (circa 7 milioni di euro).
Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede le dimissioni dei Sindaci dei Comuni di Albano, di Velletri, di Lanuvio e di Anzio per aver taciuto sui dati di bilancio della vecchia “Volsca Ambiente SPA”.
Adesso risulta anche chiaro il motivo degli anomali e continui aumenti della tassa sui rifiuti nei Comuni di Albano e di Velletri, nonostante il lavoro egregio ed encomiabile che stanno sostenendo i cittadini per applicare correttamente la raccolta differenziata.

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