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Sora, il Consigliere Valter Tersigni replica all’assessore Sandro Gemmiti

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sora direttore Museo della Media Valle del Liri comune
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Il consigliere Valter Tersigni “le suona” all’assessore Sandro Gemmiti 

Impossibile non replicare agli articoli che l’assessore Gemmiti, difeso più per dovere che per convinzione dal sindaco De Donatis, ha pubblicato sulla carta stampata, sui social, sui blog on-line e sul sito del comune di Sora. Tante le parole e, come al solito del resto, nessuna concretezza nei fatti.  “Ho inteso affrontare l’impegno da assessore alla cultura con uno spirito diverso da quello della precedente amministrazione”, questo è il singolare “incipit” della nota pubblicata dall’assessore alle Politiche Culturali M°Sandro Gemmiti. Lo stesso continua evidenziando la mancanza di un delegato alla cultura negli ultimi 2 anni dell’amministrazione Tersigni e la ferma e lucida volontà da parte di quest’ultima di distruggere la credibilità non solo di un individuo ma della nostra città.  Prosegue poi, così come è suo costume e sua abitudine fare, nell’autoproclamazione quale  paladino della concertazione, del dialogo, dell’aggregazione.
Le sue affermazioni, così lontane dalla realtà, rendono impossibile non replicare. Per lui e per gran parte dell’amministrazione De Donatis, fare filosofia, così come pubblicare quotidianamente articoli autoreferenziali,  è semplice, ma di fatti veri e concreti praticamente non si vede nulla. Niente di niente.
Procediamo con ordine.
La passata Amministrazione, nonostante enormi difficoltà di bilancio  registrate soprattutto negli ultimi anni della legislatura, ha investito risorse economiche, logistiche ed umane nel settore della Cultura, intesa non solo come contenitore di eventi di spettacolo, ma come investimento a breve e lungo periodo nei  servizi culturali quali il Museo Civico della Media Valle del Liri, la Biblioteca e l’Archivio Storico comunale.
Il riscontro di pubblico del cartellone delle manifestazioni di “VIVI SORA” è incontrovertibile, eventi come Artisti di Strada, la Notte Bianca dello Sport, le Notti al Museo, le rassegne presepiali, Mille Luci per la Pace… solo per citarne alcune, hanno innalzato Sora ad interesse provinciale e regionale. L’elenco degli eventi riusciti è lunghissimo, non ha bisogno di commenti: il sorriso dei bambini, l’entusiasmo dei cittadini e delle migliaia di visitatori ne sono viva e, purtroppo, lontana testimonianza.
Il M°Gemmiti, autoproclamato paladino della concertazione, dell’ascolto e del dialogo “nel MIO assessorato intendo coinvolgere anche individui e componenti non organici al progetto politico dell’attuale amministrazione”, si è invece rinchiuso nella sua torre d’avorio, ricevendo associazioni e comitati apparentemente per costruire insieme, ma in realtà solo per cercare di salvare la faccia in quanto il suo “cerchio magico”, oggi di gran lunga ristretto numericamente rispetto all’esordio, prendeva poi le decisioni in maniera totalmente autoreferenziale e con risultati flop che giacciono sotto gli occhi di tutti.
Si è visto l’Assessore Gemmiti impossessarsi, senza rispetto, di manifestazioni di associazioni e farle proprie del Comune di Sora. In modo prepotente ha deciso di ripetere da solo eventi pensati, ideati, realizzati, fatti crescere e portati a rilevanza provinciale e regionale da persone capaci, che hanno lavorato tanto per raggiungere il risultato ottenuto e sono state mosse solo da grande ed immenso amore per la città di Sora.
Così, nonostante il grande sforzo ed il grande impegno, impiegati per analizzare i suoi comportamenti, sinceramente mi sfuggono i momenti di serenità e di riconciliazione, così come non mi saltano agli occhi le attività legate al museo e ai mercatini, centro propulsore dell’atmosfera del Natale, offerti alla città. Allora la domanda sorge spontanea: l’Assessore Gemmiti dove ha vissuto quest’anno il periodo del suo mandato? È stato a Sora o è andato all’estero?
Negli ultimi due anni della precedente amministrazione la delega alla cultura è stata detenuta dal sindaco Ernesto Tersigni, supportato da uno staff tecnico di primissimo livello che ha sempre saputo sopperire con professionalità, dedizione e sacrificio alle innumerevoli difficoltà riscontrate quotidianamente ed all’assenza di denaro.
Ritornando all’incipit iniziale, lo spirito diverso di affrontare l’impegno da assessore alla cultura si manifesta nell’aver cancellato con un solo colpo di spugna, eventi memorabili per la città di Sora, nell’aver reso la Biblioteca comunale un deplorevole contenitore di fiere e mercatini, nel tenere ancora non fruibile al pubblico di studiosi e appassionati l’Archivio Storico comunale e l’Archivio Del Favero-Valente, nell’aver azzerato le attività didattiche del Museo.
A proposito si hanno notizie del Direttore del Museo?
Assessore anticipiamo la sua risposta: tutta  colpa dei dipendenti comunali non allineati con l’attuale Amministrazione che stanno bloccando la macchina amministrativa e che saranno a breve rimossi, così che finalmente ci saranno scintille e risultati a gogò. Se poi così non sarà, la colpa verrà data alle casse vuote lasciate dall’Amministrazione Tersigni o di Sora abitata da gente ingrata che non apprezza. La colpa sarà sempre di qualcun altro, mai la sua. Oramai è una vecchia storia che tutti conosciamo. Maestro si faccia un esame di coscienza e scenda da quel piedistallo.

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