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Colleferro, inaugurati i nuovi locali del Bic Lazio: ecco la conferenza (FOTO)

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Si è svolto questa mattina, intorno alle ore 11 e 30, l’evento di presentazione dei nuovi spazi dell’area Talent dello Spazio Attivo del Bic Lazio di Colleferro. I nuovi locali, come sottolineato dagli stessi dirigenti del Bic, sono stati pensati come luogo di ispirazione dell’innovazione e della rigenerazione urbana in forma partecipata.

Presenti all’inaugurazione, oltre al Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, anche Livio Proietti, presidente del Bic Lazio, Laura Tassinari, Direttrice generale e Luigi Prisco, appartenente alla direzione generale cultura della Regione Lazio.

A parlare per primo è proprio Livio Proietti, presidente del Bic Lazio, che afferma:”Il Bic Lazio è uno spazio attivo in tutto il territorio. Colleferro era l’ultimo luogo che dovevamo inaugurare. I locali c’erano da tempo ma erano qualcosa di totalmente diverso rispetto a quello che saranno. Erano una serie di luoghi di lavoro che hanno funzionato come incubatori di imprese” – continua- “Ora è cambiato tutto, l’ aspetto dei locali è più moderno e accattivante e abbiamo, inoltre, una partecipazione massiccia dove giornalmente arrivano decine, a volte centinaia di persone (istituti superiori,  designer,  giovani laureati) a fare impresa. Lo spazio attivo, inoltre,  ha anche funzione di portare assistenza a impresa, start up, giovani talenti che usano il territorio per crescere. Lo spazio di Colleferro è una nostra creatura della quale ne siamo molto orgogliosi.

Successivamente a parlare è Laura Tassinari, Direttrice generale del Bic :“Lo spazio attivo è più di un percorso, è una metafora che si concretizza in tante attività che devono generare buona occupazione e imprenditoria innovativa. Il Progetto è condiviso con la Regione, ci sta dando grandi soddisfazioni e anche i luoghi dovevano rispecchiare le nostre ambizioni. Il Bic di Colleferro è stato trasformato in una specie di collettore, qui si dovranno concentrare nuove idee da parte di tutti, non solo università e imprese. Anche la presenza del Sindaco è fondamentale per la sinergia. Grandi e piccole imprese devono collaborare, le prime devono prendere per mano le seconde”- La direttrice tende poi a sottolineare il progetto Jam, che si svolgerà proprio nello spazio di Colleferro il 28 e 29 gennaio“Le Città di Fondazione nascono come laboratorio per esperienze di rigenerazione urbana. Si viaggia verso l’industria 4.0, sono così definiti i centri dell’innovazione aperta. BIC lazio vuole essere questo e nasce dove il territorio mette a disposizione infrastrutture. Jam è una maratona di progettazione condotta secondo regole e professionalità adeguate che nel corso di 24-48 ore collaborano alla produzione di un’idea integrando competenze interdisciplinari e mettendo a disposizione del territorio queste progettualità”-.

Prende poi la parola Luigi Prisco, Direzione generale cultura Regione Lazio :”Ci siamo intesi immediatamente con il Sindaco. Come regione segnalo momento di comunione in cui abbiamo fatto collimare due aspetti: proiezione verso il futuro e programmazione e pianificazione. Credo che bisogna lavorare su analisi storica oltre che il valore di indagine serviva per individuare sistema per fare interventi significativi. La Ricerca di modernità è utilissima come ossatura per resettare progetti”. Successivamente Prisco ribadisce un’idea lanciata dal Sindaco Sanna:” Volevo sottolineare una grande intuizione del sindaco, ovvero il mercato comunale abbinato a una nuova funzione: l’idea è di dare nuovo sistema strategico per lancio di nuove produttività,  fare uno studio urbano per sviluppare la vita pomeridiana e serale. In poche parole creare una Rigenerazione urbana per garantire nuova vita a luoghi del territorio con vita precaria che rischiano di rimanere spopolati”-.

In ultimo ecco il turno del Sindaco Sanna, che afferma: “Qualche tempo fa, quando ragionavamo in mezzo a tante emergenze, mi venivano in mente le parole di Gramsci che, attraverso una metafora, sottolineava come i vivi fossero in realtà “morti”, in quanto oppressi e reclusi in un luogo dove non si riusciva a progettare. Colleferro nella sua storia è stata sempre una città operosa e operaia, testimone di scontri tra ferrovieri socialisti attraverso la propria stazione, è una città che nasce intorno a Santa Barbara, accoglie Morandi. Dalla barbabietola e la vinaccia è passata alla fabbrica, attirando a se gente da tutta Italia. Una Città che ad un certo punto, però, è entrata in una valle oscura…una valle, appunto, nei quali i “vivi” in realtà erano “morti”. Gli impulsi si sono bloccati, come se la comunità avesse spento la testa. Oggi, fortunatamente, vedo che le cose cambiano e ringrazio il Bic anche per questo. L’ Oasi nel deserto sembra si stia allargando, un piccolo gruppo di precursori è stato seguito da altre persone. Anche io come Sindaco,  gioco la scommessa insieme a voi. Il comune è parte attiva di questo progetto e siamo fieri della presenza di Bic e Regione. Possiamo fare parecchia strada!

 

 

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