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Roma, giovane writer sorpreso a disegnare sulle pareti di una stazione accetta di pulire i treni

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Sorpreso a imbrattare le pareti della metropolitana, per risarcire l’azienda si recherà in uno dei depositi Atac per collaborare con gli operai addetti alle pulizie dei treni. L’attività durerà sei settimane.

La storia. Lo scorso febbraio Matteo (nome di fantasia) era stato sorpreso da un addetto alla sicurezza Atac ad imbrattare una parete di una stazione della metropolitana. Il giovane è stato fermato e denunciato. La magistratura ha aperto un procedimento a suo carico, nel corso del quale i legali di Atac hanno proposto alla famiglia del minore di impegnare il ragazzo nella ripulitura dei treni. Un modo per risarcire il danno con un servizio utile alla collettività e per insegnare al giovane a rispettare il patrimonio pubblico.

Il primo giorno di lavoro. Durante il suo primo giorno di lavoro Matteo è stato accompagnato da mamma e papà. Anche loro hanno auspicato che questa esperienza possa avere valore educativo non soltanto per Matteo, ma anche per i troppi vandali che ogni giorno danneggiano i beni comuni con la loro attività.

I costi del vandalismo. Atac spende per la rimozione dei tag circa 10 mila euro a treno. Costi che pesano sul bilancio di tutta la comunità.

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