Attualità

A Velletri nascerà uno dei primi Centri per la Giustizia Riparativa in Italia

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

La Città di Velletri è stata ufficialmente designata dal Ministero della Giustizia come sede di uno dei nuovi Centri per la Giustizia Riparativa, un traguardo che la colloca tra i 29 comuni italiani, al fianco di grandi capoluoghi come Roma, Napoli, Bari, Milano e Palermo, scelti per attuare questa innovativa visione della giustizia. La convenzione con il Ministero è stata tra le prime ad essere sottoscritte, a testimonianza dell’impegno e della prontezza con cui la nostra Amministrazione ha colto questa storica opportunità.

I dettagli

Introdotta in forma organica nell’ordinamento italiano dalla recente riforma legislativa (Legge n. 134/2021) [LEGGE 27 settembre 2021, n. 134 / Art. 1.], la giustizia riparativa non è un tribunale alternativo, ma un percorso complementare al processo penale [Cass. Pen., Sez. 1, N. 20308 del 30-05-2025][Cass. Pen., Sez. 2, N. 6595 del 14-02-2024]. La Corte di Cassazione lo ha definito un “servizio pubblico di cura della relazione tra persone” [Cass. Pen., Sez. 2, N. 6595 del 14-02-2024], il cui scopo è gestire programmi di mediazione che permettano alla vittima e all’autore del reato di partecipare attivamente, se entrambi vi acconsentono liberamente, alla risoluzione delle questioni e delle ferite derivanti dal reato, con l’aiuto di un mediatore esperto e imparziale [LEGGE 27 settembre 2021, n. 134 / Art. 1.][Delibera n. 53/2022/G].

L’obiettivo è quello di “promuovere la rigenerazione dei legami a partire dalle lacerazioni sociali e relazionali che l’illecito ha originato” [Delibera n. 53/2022/G].

I programmi di giustizia riparativa sono accessibili in ogni fase del procedimento penale e anche durante l’esecuzione della pena, senza preclusioni basate sulla gravità del reato [LEGGE 27 settembre 2021, n. 134 / Art. 1.]. L’accesso si fonda sulla scelta libera e informata delle parti e su una valutazione positiva dell’autorità giudiziaria [LEGGE 27 settembre 2021, n. 134 / Art. 1.]. L’intero percorso è caratterizzato da assoluta riservatezza e confidenzialità, e il suo eventuale fallimento non produce alcun effetto negativo per i partecipanti [LEGGE 27 settembre 2021, n. 134 / Art. 1.][Parere sullo schema di decreto legislativo di attuazione della legge 27 settembre 2021 n. 134, recante delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari – 1 settembre 2022 [9802612]].

L’istituzione del Centro a Velletri risponde a una duplice, fondamentale finalità: rafforzare la sicurezza urbana e promuovere la coesione sociale.

1.  Funzione Sociale e di Supporto alla Vittima: La giustizia riparativa sposta il baricentro dal solo autore del reato alla vittima, offrendole uno spazio protetto per esprimere il proprio dolore, porre domande e ottenere risposte, superando il ruolo passivo che spesso vive nel processo penale. Questo percorso può avere un profondo valore terapeutico e di riconoscimento, aiutando a sanare le ferite emotive causate dal crimine [LEGGE 27 settembre 2021, n. 134 / Art. 1.].

2.  Funzione di Responsabilizzazione e Prevenzione: Per l’autore del reato, partecipare a un programma riparativo significa confrontarsi direttamente con le conseguenze umane delle proprie azioni. Questo processo favorisce una presa di coscienza e un’assunzione di responsabilità che vanno oltre la mera espiazione della pena. Un percorso di giustizia riparativa serio e strutturato è considerato dalla giurisprudenza un elemento cruciale per valutare il percorso di recupero del condannato e il suo definitivo ripudio dei legami criminali, contribuendo così in modo concreto alla prevenzione di futuri reati [Cass. Pen., Sez. 1, N. 18399 del 15-05-2025].

3.  Funzione di Sicurezza per la Comunità: Una comunità più sicura non è solo quella in cui i reati vengono puniti, ma quella in cui i conflitti vengono gestiti e ricomposti. Il Centro per la Giustizia Riparativa agisce come un pacificatore sociale, intervenendo sulle fratture che i reati creano nel tessuto comunitario. Ricostruire la fiducia, riparare i danni non solo materiali ma anche relazionali, e promuovere una cultura del dialogo e della responsabilità sono azioni che aumentano la sicurezza percepita e reale, riducendo la tensione sociale e il rischio di recidiva.

La scelta di Velletri come sede di questo importante servizio non è casuale, ma il frutto di un lavoro mirato e di una visione chiara: quella di una città che non si limita a reagire ai problemi, ma che investe in strumenti innovativi per prevenirli e gestirli, mettendo la persona e la comunità al centro di ogni azione. Sono orgoglioso che la nostra città sia tra i pionieri in un modello di giustizia più evoluto, umano ed efficace.