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Roma. Nuova folle aggressione ai danni di due operatori Atac: la denuncia

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Roma – Nuova folle aggressione ai danni due operatori Atac, uno dei quali finisce in pronto soccorso: la denuncia e le dichiarazioni di FAISA Cisal, di cui riportiamo il comunicato stampa.

Nuova folle aggressione ai danni di due operatori Atac: la denuncia del Sindacato

Un nuovo, inaccettabile episodio di violenza ha colpito questa mattina due operatori di Atac impegnati nei controlli a bordo dei mezzi pubblici. Intorno alle 9.20, lungo la linea 69 in via Dardanelli, due verificatori sono stati aggrediti da un passeggero, che ha reagito con violenza alla richiesta di esibire il titolo di viaggio. È solo l’ultimo di una lunga serie di violenze subite dal personale di frontline, come operatori di esercizio e agenti di esercizio delle aziende del trasporto pubblico.

Secondo quanto ricostruito, la prima a essere presa di mira è stata una verificatrice, aggredita verbalmente e fisicamente dall’uomo, che ha poi colpito con pugni anche un collega intervenuto in suo aiuto. Quest’ultimo ha riportato le conseguenze più gravi: nella colluttazione ha subito la frattura del setto nasale ed è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito per le cure necessarie.
Un episodio gravissimo, che conferma come le aggressioni al personale del trasporto pubblico siano purtroppo una piaga ormai diffusa in tutta la città, dalle periferie fino al centro. Una violenza sistematica che continua a consumarsi nel silenzio e nell’inerzia delle Istituzioni.

Nonostante il protocollo per la sicurezza del personale TPL, firmato in Prefettura nel novembre scorso dal Sindaco di Roma, dal Presidente della Regione Lazio, dal Questore, dal Prefetto, dalle aziende del trasporto pubblico e dalle organizzazioni sindacali, nulla di concreto è stato realizzato. I tavoli di monitoraggio e indirizzo previsti sono fermi, così come la proposta di modifica legislativa – ferma da marzo – che dovrebbe introdurre misure di contrasto alle aggressioni. Anche gli incontri mensili previsti dal protocollo non sono mai stati attivati.

“Vorremmo non doverlo dire – dichiarano Gianluca Donati e Antonio Cannone, segretari Faisa Cisal di Roma e Lazio – ma le parole di solidarietà espresse dalle Istituzioni in occasione di questi episodi non hanno alcun valore se non vengono seguite da azioni concrete. Ad oggi, il personale del trasporto pubblico continua a lavorare senza adeguate tutele e senza misure effettive per garantirne la sicurezza. Se questo stato di disinteresse dovesse persistere, ci riserviamo di valutare l’attivazione di un’azione di protesta, compreso lo sciopero.”

Foto di repertorio