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Colto da infarto, vivo grazie a un intervento salvavita all’Ospedale dei Castelli

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L'ictus colpisce 12 milioni di persone nel mondo. Ma con la prevenzione si può evitare fino al 90% dei casi

All’Ospedale dei Castelli è stato eseguito un intervento salvavita complesso su un uomo di 67 anni, giunto in emergenza per un infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI inferiore), causato dall’occlusione della coronaria destra.

I dettagli

Nonostante l’intervento immediato di angioplastica primaria, l’occlusione ha provocato danni estesi al cuore, coinvolgendo sia la parete inferiore sia il ventricolo destro. Il paziente ha rapidamente sviluppato un quadro di scompenso cardiaco destro severo, con ritenzione di liquidi, edemi agli arti inferiori e insufficienza renale acuta.

Vista la scarsa risposta alla terapia medica massimale, si è reso necessario un supporto meccanico al circolo. È stato quindi impiantato, per la prima volta presso l’UOS di Emodinamica dell’Ospedale dei Castelli, il dispositivo Impella RP, un sistema di assistenza ventricolare destra.

«L’Impella RP è il dispositivo di supporto ventricolare tecnicamente più complesso da impiantare – spiega il dottor Domenico Maria Zardi, Direttore della UOS di Emodinamica –. In genere, i centri iniziano da dispositivi per il ventricolo sinistro, di più semplice gestione. Il nostro centro è tra i primi in Italia e in Europa ad aver avviato il percorso direttamente con l’RP, ricevendo apprezzamenti anche dalla comunità medico-scientifica di riferimento».

Dopo l’intervento, il paziente ha mostrato un progressivo miglioramento delle condizioni cliniche, con ripresa della funzione cardiaca, riduzione della ritenzione di liquidi e risoluzione dell’insufficienza renale. È stato dimesso in buone condizioni generali, autonomo nella deambulazione.

Foto di repertorio