Cronaca

Truffatrice seriale fermata a Colleferro: sventato colpo e scoperti precedenti nazionali

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Roma, sedicente broker truffa un imprenditore: arrestato

Colleferro – Un normale controllo del territorio da parte di una volante del Commissariato di Polizia di Colleferro si è trasformato questa mattina in un’operazione di successo, portando al fermo di una pericolosa truffatrice seriale e sventando potenziali nuovi reati.

L’intervento

L’intervento, che rientra nelle direttive del dirigente Antonio Mazza per una maggiore presenza sul territorio, ha permesso di assicurare alla giustizia una donna con innumerevoli precedenti per truffe agli anziani in tutta Italia.

Tutto è iniziato lungo la Via Casilina, nelle vicinanze dell’ingresso autostradale, quando gli agenti hanno fermato per un controllo di routine un’autovettura a noleggio. Alla guida, una donna di origini partenopee ha mostrato da subito un evidente stato di nervosismo, un atteggiamento che ha insospettito gli operatori e li ha spinti ad approfondire gli accertamenti.

Il primo elemento anomalo emerso è stata l’assenza della patente di guida: la donna non ne era in possesso, non avendola mai conseguita. Ma la sorpresa maggiore è arrivata con l’ispezione del bagagliaio del veicolo. Al suo interno, gli agenti hanno rinvenuto un insolito numero di capi di abbigliamento, occhiali da sole e scarpe, un “guardaroba” che, secondo le prime ipotesi, la donna avrebbe utilizzato per cambiarsi d’abito dopo aver commesso un reato, nel tentativo di depistare le indagini e rendersi irriconoscibile.

Data la situazione, si è deciso di accompagnare la donna e il veicolo presso gli uffici del Commissariato di Colleferro per approfondire ulteriormente i controlli. È stato in quel momento che la collaborazione con la Squadra Anticrimine del Commissariato Esposizione ha permesso di fare luce su un grave episodio.

È emerso infatti che la donna era coinvolta in una recente truffa perpetrata ai danni di un’anziana, alla quale, con la ben nota “tecnica del parente arrestato”, aveva sottratto monili d’oro per un valore stimato di ben 10.000 euro.

Ulteriori verifiche hanno rivelato un quadro ancora più preoccupante: la donna risultava gravata da un’impressionante serie di precedenti di polizia, tutti relativi allo stesso reato, commessi in diverse località del territorio nazionale. Una vera e propria criminale seriale specializzata nell’ingannare persone anziane e vulnerabili.

La donna è stata immediatamente posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che valuterà ora la sua posizione in relazione ai numerosi reati contestati. L’episodio sottolinea ancora una volta l’importanza della vigilanza e della collaborazione tra le forze dell’ordine per contrastare fenomeni criminali che colpiscono le fasce più deboli della popolazione.

Foto di repertorio

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.