Un sorriso allineato non è soltanto una questione estetica: incide sulla masticazione, sull’igiene orale e perfino sulla postura. Oggi, grazie agli allineatori trasparenti, è possibile correggere disallineamenti e malocclusioni senza dover indossare le classiche stelline metalliche che per anni hanno spaventato e tormentato adulti e adolescenti. Ma in che cosa consiste esattamente l’apparecchio invisibile, quali problemi può risolvere e, soprattutto, quando è davvero la scelta più adatta?
Cos’è l’apparecchio invisibile e perché piace così tanto
A differenza degli apparecchi tradizionali, l’apparecchio invisibile consta di una serie di mascherine in resina termoplastica personalizzate sulle impronte digitali del paziente. Ogni aligner sposta i denti di frazioni di millimetro e dopo una-due settimane si passa al successivo finché l’arcata non raggiunge la posizione programmata.
Per chi desidera un controllo clinico ravvicinato, il trattamento Invisalign a Roma allo Studio Dentistico Fadda rappresenta un ottimo esempio di come si può ottenere un sorriso splendente con un apparecchio invisibile, un lavoro svolto impeccabilmente anche grazie all’apporto di tecnologie innovative di imaging digitale.
Come funziona passo dopo passo
Generalmente, chi intende indossare un apparecchio invisibile per correggere la propria dentatura, affronta un percorso che comincia da una scansione intraorale priva di fastidio e la pianificazione digitale del movimento dentale. Una volta consegnate, le mascherine vanno indossate tra 21 e 22 ore al giorno, togliendole solo per i pasti e per pulire bocca e dispositivo.
L’assenza di metallo elimina irritazioni a guance e gengive e rende l’igiene quotidiana identica a quella di sempre: spazzolino, filo e, al bisogno, un semplice risciacquo degli aligner con sapone neutro o compresse disinfettanti.
I controlli dal dentista si diradano a ogni sei-otto settimane, giusto il tempo di verificare che gli spostamenti procedano secondo programma.
Quando è indicato l’apparecchio dentale invisibile
Gli allineatori trasparenti risolvono la maggior parte dei disallineamenti: affollamento lieve o medio, diastemi, morso aperto, morso profondo e alcune forme di morso crociato.
Nei casi in cui l’origine del problema è scheletrica (per esempio un’importante discrepanza fra mascella e mandibola) l’ortodontista potrebbe suggerire tecniche tradizionali o un approccio combinato con chirurgia ortognatica.
L’età, invece, non è più un limite: dai 12 anni, quando i denti permanenti sono erotti, fino all’età adulta avanzata, chiunque può beneficiare di questa tecnologia, purché le gengive siano sane e non vi siano gravi parodontiti in corso.
Vantaggi pratici e consigli di manutenzione
Il primo vantaggio, intuibile, è l’estetica: le mascherine sono quasi impercettibili nelle relazioni quotidiane e nelle foto.
Segue il comfort: niente fili da stringere, niente urti durante lo sport e meno emergenze in studio.
Anche il portafoglio sorride, perché la durata media (tra sei mesi e due anni) si traduce in un costo che evita molte sedute di aggiustamento e riduce il rischio di carie legate a una pulizia difficoltosa.
Lato manutenzione, per mantenere gli aligner trasparenti e in forma basta sciacquarli in acqua tiepida (mai bollente) e spazzolarli delicatamente. Bevande zuccherate, tè, vino o sigarette andrebbero consumati solo dopo averli rimossi per evitare macchie e odori.
Indossato con costanza e sotto la guida di un professionista esperto, l’apparecchio invisibile offre risultati predicibili, tempi certi e una routine di igiene davvero molto semplice.