Sorano – Resta alta la guardia dei Carabinieri per il contrasto alle truffe in danno di persone anziane, odioso fenomeno che negli ultimi giorni ha avuto una recrudescenza nel frusinate.
I dettagli sull’intervento dei Carabinieri
L’incremento dei servizi su tutta la provincia, in modo particolare nella zona bassa, ha permesso nel pomeriggio di ieri di intercettare nel sorano una autovettura sospetta con a bordo un pregiudicato proveniente dal napoletano che non ha saputo giustificare la presenza in questa provincia.
Le pattuglie della Compagnia Carabinieri di Sora, allertate in seguito a segnalazioni pervenute da cittadini e relative ad una autovettura lancia Y di colore bianco con persone sospette a bordo, hanno intercettato l’auto segnalata a Broccostella, in provincia di Frosinone.
A bordo, al momento del controllo, è stato identificato solo il conducente, un 52enne residente in provincia di Napoli, gravato da numerosi precedenti di polizia anche per il reato di “truffa” commesso in danno di persone anziane.
Dagli approfonditi accertamenti è emerso che l’uomo era privo di patente di guida, poiché revocata e pertanto sanzionato ai sensi dell’art.116 del Codice della Strada.
Inoltre, poiché l’autovettura non era di proprietà del malvivente, ma era stata presa a noleggio, altra contravvenzione per “incauto affidamento” sarà contestata al proprietario della lancia Y.
Al termine degli accertamenti l’uomo è stato allontanato da questa provincia è proposto alla Questura di Frosinone per l’emissione della misura di prevenzione del rimpatrio con F.V.O. con divieto di ritorno per anni 3.
I Carabinieri, da sempre impegnati nella prevenzione delle truffe agli anziani anche attraverso incontri informativi nei luoghi di aggregazione, rinnovano l’invito a non fornire mai denaro o beni a sconosciuti e a contattare tempestivamente le Forze dell’Ordine in caso di sospetti.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
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